La gara pulita di Leclerc è stata condizionata dai quattro track limits che sono risultati determinanti per la penalità, ma c’entra qualcosa Sainz?
Charles Leclerc ha ricevuto una penalità di cinque secondi per aver violato quattro volte i track limits durante la sprint race in Qatar, ma può essere attribuita a Carlos Sainz una parte della colpa?
I due piloti della Ferrari hanno battagliato per il terzo posto nelle fasi iniziali della gara; Sainz ha accompagnato fuori dalla traiettoria il suo compagno di squadra per poter mantenere la posizione.
I track limits di Leclerc sono colpa di Sainz?
Risposta breve: no.
Entrando più nel merito della questione, andiamo a vedere il perché. La battaglia tra Sainz e Leclerc ha avuto luogo nel corso del primo giro della gara. Andando a consultare la lista della FIA in cui sono esposti i tempi cancellati, non c’è quello del primo giro.
Leggi anche: F1 | UFFICIALE – Penalità di cinque secondi per track limits a Leclerc
Come si può notare dal documento sopra, tutti i track limits di Leclerc risalgono all’ultimo giro (ed è questo il retroscena incredibile). Il tempo sul giro è infatti 1:30:632 alle ore 21:08 – crono e orario del suo ultimo passaggio – nel caso di tutti i quattro track limits. Addirittura tre delle quattro violazioni sono arrivate nell’ultimo settore [clicca qui per vedere il video].
Non è quindi corretto affermare che Sainz possa avere delle colpe nel caso del primo giro per un motivo molto semplice: durante la lotta, Leclerc non ha oltrepassato i track limits.
È altrettanto errato pensare che Leclerc potesse aver spinto oltre il necessario per avvicinarsi, eventualmente per tentare il sorpasso, al suo compagno di squadra nel finale.
Leclerc era infatti alle prese con Albon per mantenere la settima posizione; è lì che il monegasco potrebbe essersi spinto oltre. Altro fattore da tenere in considerazione, magari anche più plausibile e complementare a quanto appena detto, è costituito dalle gomme assolutamente usurate sulla vettura #16.
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter