Per il GP degli Stati Uniti la McLaren sperimenterà l’uso del carbonio riciclato sulle sue monoposto, tutto in ottica sostenibilità.
La Formula 1 sta affrontando un periodo di transizione, sia regolamentare che in termini di sostenibilità. Quest’ultimo aspetto si sta rivelando alquanto importante e il Circus punta ad azzerare il suo impatto ambientale entro il 2030. Attualmente le vetture utilizzano carburanti con il 10% di etanolo e ambiscono al 100% nei prossimi anni. McLaren sembra voler giocare attivamente sull’aspetto sostenibilità e sperimenterà un carbonio riciclato nel GP degli Stati Uniti.
Alcuni mesi fa avevamo parlato di quelli che sono i vantaggi della fibra di carbonio e del suo largo impiego in Formula 1. Con le vetture attuali, decisamente sovrappeso, gli ingegneri sono sempre alla ricerca dei materiali più leggeri per realizzare le componenti delle monoposto. Tuttavia, questo materiale composito presenta anche un elevato impatto ambientale.
McLaren sembra voler arginare questo problema e sperimenterà il carbonio riciclato per i pannelli dell’abitacolo delle monoposto di Oscar Piastri e Lando Norris. Se questo esperimento dovesse avere successo, la scuderia di Woking proseguirà lo sviluppo e lo impiegherà per il resto della stagione 2023. Non è da escludere che questo “carbonio riciclato” verrà implementato in altre zone della vettura.
Leggi anche: F1 | Cara Formula 1 e Federazione, ecco come potreste risolvere due vostri grossi problemi attuali
Questa fibra di carbonio riciclata (rCF) offre una serie di vantaggi ambientali, tra cui una riduzione del 90% delle emissioni di carbonio nel ciclo di vita, ha dichiarato McLaren.
“Le potenziali applicazioni future della fibra di carbonio riciclata sono estremamente interessanti“, ha dichiarato Piers Thynne, direttore operativo della McLaren. “Offre fino all’85% della resistenza originale della fibra di carbonio, rendendola sufficientemente forte per una serie di applicazioni in F1 e non solo“.
“Continueremo a lavorare a stretto contatto con la FIA, la F1 e gli altri team per contribuire ad accelerare il cambiamento“.
Tramite un comunicato emanato direttamente da McLaren, si evince che la riduzione delle emissioni ottenuta con l’utilizzo del carbonio riciclato equivale a 27 tonnellate di CO2 per ogni tonnellata di materiale impiegato.
Come è realizzato il carbonio riciclato?
Sicuramente il processo di produzione di questa tipologia di materiale rimarrà segreto industriale ancora per un po’ di tempo, ma possiamo immaginarlo. Probabilmente la base di partenza per le componenti riciclate sono le parti incidentate o con alcuni difetti di produzione. Qui il reparto compositi provvederà alla separazione tra matrice e filamento, tramite un lavaggio con solventi che sciolgono la resina. Successivamente il carbonio potrebbe essere riposizionato in uno stampo e re-iniettato di resina per ottenere un nuovo pezzo.
Un ulteriore alternativa potrebbe essere il procedimento del carbonio forgiato vista la presenza di filamenti interrotti nel caso di componenti incidentate. Questo passerebbe all’interno di una pressa dove tutte le fibre sarebbero unite insieme grazie alla pressione esercitata.
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter