F1 | Mercedes W16: l’analisi tecnica della vettura del rilancio

Mercedes svela la W16: evoluzione aerodinamica e dinamica per ritrovare competitività

Si chiama W16 l’ultima nata in casa Mercedes, un’evoluzione mirata a correggere le criticità della precedente W15, l’ennesima vettura deludente dell’era a effetto suolo.

L’obiettivo dei tecnici di Brackley è stato quello di ridurre il più possibile problemi come il bouncing, il surriscaldamento degli pneumatici, soprattutto al posteriore, e le difficoltà in percorrenza nelle curve a media-bassa velocità.

La W15 si era rivelata una monoposto estremamente complessa da gestire, con una finestra di funzionamento molto ristretta e un bouncing che costringeva spesso i tecnici a modificare le altezze da terra, compromettendo la performance generale.

In attesa di vedere la W16 in pista, dai primi render emerge già la direzione intrapresa da Mercedes per il 2025 a livello tecnico.

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@Mercedes

Le novità tecniche della W16

All’avantreno cambia il design dell’ala, con il muso che ora si appoggia direttamente sul main plane, e non più sul secondo elemento. Questa soluzione sembra essere dettata dalla necessità di gestire diversamente i flussi d’aria sotto l’ala anteriore.

mercedes w15 w16

Sul fronte della dinamica di guida, viene confermata la configurazione push-rod all’anteriore, seppur con un’evoluzione e una nuova disposizione dei triangoli delle sospensioni, ora più in alto. Anche al posteriore rimane il push-rod.

Le sospensioni sono state uno dei punti deboli della W15, non riuscendo a garantire il corretto funzionamento degli pneumatici. Con la W16, Mercedes ha lavorato per migliorare questo aspetto, cercando di rendere la vettura più prevedibile e facile da gestire.

Sidepods e Inlet dei radiatori aggiornati

Mercedes ha aggiornato significativamente la zona centrale della monoposto, ridisegnando gli ingressi dei radiatori. La precedente configurazione a “P” è stata abbandonata in favore di una doppia apertura: accanto alla presa d’aria orizzontale è stata introdotta una fessura verticale.

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Sopra gli inlet dei radiatori, la bocca di squalo, ormai una soluzione diffusa nel paddock, è stata ulteriormente allungata, migliorando la gestione dei flussi d’aria verso il posteriore. Le pance laterali sono state completamente ridisegnate: ora risultano più ampie e si abbinano a un cofano motore rivisto, ispirato alla Red Bull. Quest’ultimo, più incurvato nella parte terminale, dovrebbe favorire una migliore energizzazione dei flussi diretti al retrotreno.

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L’ala posteriore ripropone una soluzione sviluppata originariamente da Mercedes e ora adottata da diversi team: il main plane non si appoggia interamente all’endplate, favorendo una migliore velocità di punta.

Anche se il focus principale resta il 2026, Mercedes non ha trascurato la stagione 2025, considerata da molti una semplice annata di transizione. Il team ha svolto un lavoro significativo sul fronte tecnico, cercando di colmare le lacune delle ultime tre stagioni negative.

Ulteriori novità saranno svelate domani durante lo shakedown in Bahrain, dove la W16 scenderà finalmente in pista con l’obiettivo di riportare Mercedes al vertice

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