È durata molto l’udienza londinese di Chris Horner, l’investigazione continua: com’è andato il venerdì in casa Red Bull?
Poteva essere il giorno decisivo per l’investigazione della Red Bull nei confronti del proprio team principal della scuderia di F1: Christian Horner è stato ascoltato nell’udienza di Londra, ma c’è ancora da indagare.

Quello che trapela dal Regno Unito è univoco e lascia pochi dubbi. L’udienza di Christian Horner non ha portato ad un verdetto finale da annunciare nella giornata stessa di venerdì 9 febbraio.
Inizialmente programmato nel quartier generale di Milton Keynes, “l’interrogatorio” nei confronti di Horner è iniziato alle 10 del mattino ed è durato più di 8 ore, concludendosi oltre le sei del pomeriggio.
Accusato di “comportamenti controllanti e coercitivi” da parte di una dipendente della scuderia, il 50enne inglese non conosce ancora le proprie sorti. In casa Red Bull si vuole svolgere al meglio l’indagine: “L’azienda considera molto seriamente questo tipo di situazioni”, scrisse la società nel comunicato di lunedì scorso.
Leggi anche: F1 | Presentazioni monoposto 2024: ecco il calendario completo con tutte le date e le foto
Nessun verdetto, si proseguirà nello scavare all’interno della vicenda, nel rispetto e nell’interesse di ogni parte. Pur essendo per molti sulla graticola, Chris Horner appare intenzionato a chiarire la situazione per uscirne pulito. Il team principal britannico ha infatti negato ogni accusa.
Dalla Red Bull continuano a far sapere: “Non è opportuno commentare prima che la vicenda sia chiarita e l‘indagine completata.”
Quando arriverà un pronunciamento definitivo della Red Bull non è dato saperlo, ma la situazione appare delicata e non risolvibile in pochi giorni. Quanto sta accadendo va ad incastonarsi in un periodo fitto di impegni: il 15 febbraio il team di Milton Keynes presenterà la propria monoposto, il 21 inizieranno i test pre-stagionali, a fine mese sarà il turno del primo GP del 2024.
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter