Dal GP di del Belgio è evidente come la Red Bull RB18 sia la prima forza del campionato di F1, ripercorriamo l’evoluzione della vettura nata a Milton Keynes.
Il debutto in Bahrain è stato molto amaro in casa Red Bull in quanto entrambe le RB18 sono state costrette al ritiro. La prima gara stagionale ha visto Ferrari trionfare con una doppietta unita ad una prestazione convincente, ripetuta in modo netto in Australia. Tuttavia, nel corso della stagione, l’evoluzione che il team Red Bull sulla RB18 si sono mostrate fondamentali per sopravanzare le prestazioni della F1-75.
Il peso in eccesso primo problema Red Bull
Uno dei principali problemi riscontrati da Red Bull ad inizio stagione era il sovrappeso. Infatti, nel corso dei Gran Premi gli uomini di Newey hanno lavorato duramente per raggiungere il minimo regolamentare, ovvero 798kg. Al GP di Monza la RB18 risulta essere circa 15kg in meno rispetto alla prima gara in Bahrain. Ridurre il peso consente di ottenere miglioramenti su diversi fronti. Infatti, a parte un tempo sul giro di qualifica ridotto, vi sono diversi riscontri in ottica gara. Infatti, con un guadagno di qualche decimo al giro, il tempo di gara totale può essere ridotto anche di 10s o più. In una lotta mondiale con distacchi risicati, risulta dunque fondamentale per il team lavorare anche su questo aspetto.
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Inoltre, il team di Milton Keynes è riuscito a ridurre il peso in modo tale da rendere l’auto meno sottosterzante, comportamento preferito da Verstappen. Di conseguenza, cambia anche il bilanciamento della vettura. La RB18 adesso sembra essere stata capita pienamente dai tecnici Red Bull e questi ultimi si sono mostrati capaci di uno sviluppo completo della vettura 2022 sul fronte aerodinamico grazie anche ad una correlazione dei dati proveniente dai simulatori ottima.
Ali posteriori RB18: solo tre versioni
La correlazione in casa Red Bull si dimostra così efficace che il team è riuscito a portare in pista solo 3 diverse ali posteriori. Infatti, oltre a quella da alto carico che ha fatto il suo debutto con la prima gara stagionale, è stata utilizzata una sola ala da basso carico non estrema. Una terza specifica è stata poi provata a Monza da Sergio Perez. Infatti, dato il tracciato circuito brianzolo, i team sono soliti portare un pacchetto aerodinamico estremo a carico ridotto. Red Bull ha provato una soluzione con flap mobile tagliato lungo il bordo d’uscita per ridurre la resistenza all’avanzamento. Tuttavia, questa soluzione è stata poi bocciata e non utilizzata in gara.
Beam wing per tutte le piste
Per quanto riguarda la beam wing, ossia l’ala presente al di sopra del diffusore, il team di Milton Keynes ha studiato soluzioni spesso differenti dalle altre squadre. In Bahrain Red Bull si è presentata con un doppio flap sovrapposto, configurazione per piste ad alto carico. Successivamente, sulla RB18 si sono alternate altre tre soluzioni: una con singolo flap per circuiti da basso carico, un’ulteriore versione con flap sovrapposti più scarica di quella vista in Bahrain ed infine una soluzione doppia simile ad altri team.
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Cofano motore: l’evoluzione più evidente
Una zona nella quale la RB18 ha vissuto diversi cambiamenti è il cofano motore. Dopo l’aggiornamento introdotto nei test invernali, nel GP di Silverstone ha fatto il suo debutto una soluzione con uno scavo pronunciato nella zona posteriore tale da enfatizzare le forme scolpite del cofano. Così facendo il team di Milton Keynes è riuscito ad aumentare l’efficienza aerodinamica del corpo vettura, qualità sulla quale l’auto di Newey spicca. Per i circuiti da basso carico, invece, è stata introdotta una versione del cofano meno scolpita ma con gli stessi concetti di base. Unito a queste evoluzioni vi sono anche le nuove branchie, adesso spostate sulla zona superiore.
Il fondo Red Bull RB18 fa scuola
Red Bull ha investito parte del budget cap anche per migliorare il fondo vettura. Presentatosi sin da inizio stagione con un sottoscocca molto più elaborato rispetto alle altre squadre, il team austriaco ha operato sull’ingresso dei canali venturi e lungo la floor edge wing. Tuttavia, alcuni di questi updates non hanno convinto Verstappen che ha deciso di adottare una versione intermedia tra l’ultima versione del fondo e la precedente.
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Con una netta superiorità tecnica acquisita nel corso degli ultimi Gran Premi ed entrambi i campionati iridati (quasi) al sicuro, il team di Milton Keynes ha una buona base di partenza attorno alla quale sviluppare la nuova vettura per il campionato 2023. Tuttavia, sono attesi aggiornamenti sia da Ferrari che da Mercedes, con quest’ultimo team ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale.
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