La direttiva TD018 potrebbe aver obbligato alcuni team a modificare le proprie monoposto per poter rientrare nei nuovi regolamenti.
La nuova direttiva tecnica TD018, che la FIA farà entrare in vigore a Singapore e che modificherà il regolamento, rischia di avere più effetti di quanto preventivato. Infatti, stando ad alcuni rumors riportati da Auto Motor und Sport, sembrerebbe che alcune monoposto siano fuori dalle nuove regole sulla flessibilità degli elementi. Se questo fosse confermato, i team sarebbero costretti ad intervenire per modificare le proprie vetture per renderle conformi alle nuove norme.
La questione flessibilità dei componenti aerodinamici è un capitolo costantemente aperto in F1. Già in passato la FIA era intervenuta per verificare la legalità di alcune soluzioni, soprattutto sull’ala posteriore. La storia ora sembra ripetersi con l’avvento della TD018, direttiva tecnica che va a specificare meglio cosa sia concesso e cosa no dal regolamento in merito alla flessione delle componenti aerodinamiche. Stando alle indiscrezioni, sembrerebbe che gli ispettori FIA abbiano sorpreso alcuni team a spingere al limite i regolamenti.
Come abbiamo spiegato in un articolo dedicato, dove potete trovare tutto quello che serve sapere sulla nuova TD018, il problema non è tanto la flessibilità delle ali in sé, ma quanto il movimento relativo rispetto ad altre parti della vettura. Per questo motivo, a partire dal GP di Singapore, saranno messe al bando tutte le soluzioni che prevedono rotazioni e movimenti di elementi aerodinamici rispetto ad altri componenti adiacenti. Dunque dopo la TD39 dello scorso anno, che poneva un limite alle oscillazioni verticali della vettura, la FIA cerca di nuovo di intervenire per limitare l’utilizzo di “trucchetti” da parte delle squadre.
Alcuni team sono fuori dalle regole della TD018?
Nonostante la maggior parte dei team si sia detta tranquilla sulla nuova direttiva, sembrerebbe che a Monza ci sia stata una corsa alla piattaforma di misurazione della FIA per valutare la legalità della propria monoposto.
In particolare l’ala anteriore Aston Martin si sarebbe piegata troppo nel punto di attacco al muso e dunque il team inglese ha dovuto fare un passo indietro. Sotto la lente di ingrandimento ci sarebbero poi le ali posteriori di Mercedes e Haas ed il sotto scocca di Red Bull e Williams. Nonostante ciò, Christian Horner si era detto tranquillo a Monza: “Non c’è nulla che ci riguardi. Abbiamo trovato alcuni musi flessibili su altre vetture e dunque stiamo aspettando che vengano rimossi”.
Leggi anche: F1 | La FIA introduce a Singapore la direttiva TD018. Ecco come cambia il Regolamento
In ogni caso vogliamo sottolineare che si tratta di voci e non di fatti provati. Dal nostro punto di vista una modifica all’ala anteriore potrebbe provocare più “danni” rispetto ad una fatta al sotto scocca. L’ala è il primo elemento investito dal flusso d’aria e quindi indirizza il flusso in zone ben definite delle vettura. Se i team hanno studiato il moto d’aria considerando un’ala flessibile, trovarsi con un’ala più rigida, e con determinati movimenti vietati, potrebbe portare ad avere un flusso non più calibrato e dunque una vettura che lavora in condizioni non ottimali.
Vedremo dunque a Singapore se questa TD018, nuova direttiva tecnica FIA, avrà effetti in termini cronometrici e sulle prestazioni delle varie squadre.
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter