Capolavoro strategico di Sainz che vince a Singapore aiutando Norris con il DRS: la strategia? “Le simulazioni dicevano che era impossibile”.
Un capolavoro di tattica. Così si potrebbe ben definire la corsa di Carlos Sainz, trionfante a Singapore dopo aver messo in mostra tanta intelligenza nell’aiutare Norris (e dunque sé stesso) a tenere a bada la rimonta Mercedes.
Alla domanda se la tattica attuata sia stata la chiave per ottenere la vittoria, lo spagnolo non ha potuto che confermare.
“Si“, ammette lo spagnolo, visibilmente provato. “Ho dovuto attuare tutto quello a cui avevo pensato prima della corsa perché è successo il peggio che poteva accadere per noi“.
“La prima Safety Car è arrivata un po troppo presto, dovevamo fare più di 40 giri con le gomme dure. Vi assicuro che le nostre simulazioni dicevano che non era possibile. Ho risparmiato gomme fin che ho potuto“.
La strategia con Norris: “Un momento CarLando”
Dopo aver salvaguardato gli pneumatici per gran parte del secondo stint, Carlos ha attutato quello che è stato un vero e proprio capolavoro strategico, mantenendo Norris in zona DRS. Così facendo, ha favorito la difesa dell’inglese sul ben più pericoloso Russell, che sopraggiungeva con gomme nuove.
“Sul finale, quando sono arrivate le Mercedes, ho fatto una tattica con Lando per proteggerci. Ha funzionato. È stato un momento CarLando stratefgico!“.
L’idea, peraltro, è stata tutta dello spagnolo, che ha attuato alla perfezione un piano altamente rischioso.
“Si, è stata una mia scelta. Penso di aver stupito anche Ricky [il suo ingegnere]”, conferma. “Più o meno sapevo quanto era veloce Lando e sapevo a quale distanza tenerlo prima del DRS detection. Se era a fino a 0.8 secondi di distacco non mi passava ma al contempo si difendeva su Russell”.
Per concludere, Carlos, ancora in attesa di rinnovo, ha voluto mandare un messaggio d’amore alla Ferrari.
“Io volevo la gara perfetta, e penso che la Ferrari oggi l’ha fatta. Avevamo l’opportunità per vincere e ce la siamo presa“.
Ora, a Maranello, non si potrà più indugiare.
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