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F1 | Situazione al limite in Qatar? La soluzione di Alonso per evitare problemi è già presente in un’altra categoria

Alonso torna a parlare dei problemi verificatisi in Qatar e propone una soluzione che è già presente nel mondo delle corse.

Quello che è avvenuto in Qatar 2 settimane fa continua a far discutere. Diversi piloti sono andati oltre il loto limite fisico e hanno accusato il colpo a gara terminata. Le condizioni di temperatura, ma soprattutto di umidità hanno reso il tutto più complesso. Per cercare di risolvere ed evitare il ripetersi dei problemi emersi in Qatar, Alonso propone una soluzione già presente nel mondo del Motorsport.

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Fernando Alonso, Aston Martin F1 Team, on the grid

Parlando in vista del GP degli Stati Uniti di Austin, dove si prevedono temperature più miti rispetto al Qatar ma comunque relativamente calde, l’alfiere Aston Martin ha detto che la federazione deve intervenire su questo aspetto.

Credo che le condizioni fossero un po’ troppo estreme per correre – ha ammesso Alonso, “ma ovviamente nessuno poteva immaginarlo, probabilmente. Al sabato non è stato così grave, mentre alla domenica l’umidità he reso tutto più complesso. È stata una piccola sorpresa“.

Tutti noi dobbiamo imparare da questo episodio, penso che siamo stati troppo al limite con il fisico“.

Parlando dei problemi vissuti in Qatar, l’ex pilota del campionato Endurance ha proposto di adottare la soluzione già presente nel campionato delle gare di durata.


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Nel WEC, per esempio, all’interno dell’abitacolo è presente un sensore che mostra la temperatura e questa non può superare di due gradi quella esterna“, ha commentato Alonso. “Se questo limite viene superato, ci si deve fermare. È la federazione ad importi di fermarti. Quindi penso che questo tipo di cose debbano essere implementate in qualche modo. Inoltre, credo che si debba discutere dei limiti e probabilmente il Qatar era oltre il limite“.

All’interno delle vetture dei campionati Endurance c’è una sorta di aria condizionata e penso che ci sia stato un grosso lavoro dietro a questi regolamenti per assicurarsi che non ci fossero centraline nell’abitacolo che falsassero la temperatura. Purtroppo, credo che in Formula 1 questa sia l‘ultima delle priorità e forse in Qatar abbiamo vissuto un episodio che vogliamo e dobbiamo migliorare“.

Crediti immagine copertina: F1ingenerale.com

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