Ok in gara, male in qualifica: Helmut Marko analizza le difficoltà di Perez sul giro secco, trovando la spiegazione in un assai poco elegante stereotipo.
Helmut Marko accende (ancora una volta) le polemiche: analizzando la gara a Monza di Sergio Perez, l’austriaco – per spiegare le difficoltà di Checo in qualifica – si è affidato ad uno stereotipo.
“Questo weekend è stato certamente uno dei migliori per lui”, ha esordito il consulente della Red Bull, promuovendo la domenica brianzola del 33enne di Guadalajara.
Poi, lo stereotipo e la caduta di stile: “Come tutti sappiamo, ha dei problemi in qualifica: ha delle fluttuazioni nel rendimento, è sudamericano e non ha la concentrazione che ha Max o che aveva Sebastian“, ha dichiarato a ServusTV.
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“Le sue gare sono invece solitamente buone. La sua gara di Monza è stata molto, molto buona”, ha proseguito. “Ha dovuto sorpassare tre piloti. Russell non è stato facile da superare e le Ferrari, come sappiamo, sono anche più veloci di noi in rettilineo.“
“Perez ha fatto assolutamente tutto nel modo giusto”, ha concluso Helmut Marko nel commento sul Gran Premio di Monza all’emittente austriaca.
L'”analisi” di Helmut Marko ha ovviamente attirato le critiche di molti utenti sui social network. L’uscita a vuoto è l’ennesima per l’ex pilota di Graz. C’è inoltre chi gli ha ricordato che – “nonostante” la nazionalità “sudamericana” (aggettivo che tra l’altro poco si addice a Perez, messicano) – un certo Ayrton Senna, o un tal Juan Manuel Fangio, non peccavano certo di consistenza e concentrazione.
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