La speculazione sul possibile approdo di nuove scuderie nel Campionato di F1 va avanti ormai da mesi, e non ha lasciato Jean Todt indifferente. Il presidente della FIA, infatti, aveva in precedenza negato espressamente l’esistenza di trattative formali in tal senso. Durante una conferenza stampa congiunta con il CEO del campionato Chase Carey, tuttavia, si è lasciato scappare qualche dettaglio sulle proposte che, effettivamente, sono giunte sul suo tavolo.
Gli errori del passato f1 todt
L’intenzione dichiarata di FIA e Liberty Media è quella di far coesistere le esigenze sportive della prima con quelle commerciali della seconda. L’espansione della griglia, infatti, può generare sicuramente nuove e più estese prospettive economiche per la Formula 1, ma rischia di essere disastrosa dal punto di vista meramente sportivo. Si pensi, infatti, alla mancanza di solidità e alle conseguenti “dimenticabili” prestazioni in pista di alcuni team della storia recente del campionato. Secondo Carey e Todt, alla luce dell’esperienza avuta in passato, non ha senso schierare in griglia una scuderia il cui progetto economico è destinato al fallimento nel breve termine.
“Abbiamo delle proposte interessanti in proposito e abbiamo delle squadre disposte ad impegnarsi, ma non siamo stati veramente convinti dalla solidità del loro progetto. Se potessimo essere convinti che una squadra seria è disposta ad unirsi a noi, sarei felice di avere 12 scuderie in Formula 1. Penso che sia il numero giusto da avere in un campionato mondiale come questo. Detto ciò, con 10 squadre può funzionare comunque, proprio perché sono tutte su un buon livello di competitività.”
La prospettiva commerciale
Nonostante gli indubbi vantaggi economici di una aumentata partecipazione al campionato, Jean Todt non manca di guardare all’altra faccia della medaglia. Una manovra di queste dimensioni, infatti, presenta senza dubbio degli aspetti che non verranno visti in maniera positiva dagli attuali competitor.
“Da un lato il titolare dei diritti commerciali, Liberty, è l’organizzazione che ha contatti con le squadre e si occupa delle negoziazioni con loro, e sono molto bravi a farlo. Dall’altro, penso che avere 12 squadre possa ridurre il valore di ogni squadra attuale. Per le scuderie, che hanno investito così tanto, e per Liberty, questa discussione ha un peso. Se si decide di aprire la griglia a un’altra squadra, deve essere contemperata la perdita di valore dei loro asset e dei loro investimenti”.
La F1 nega una trattativa “formale” per l’ingresso di un nuovo team nel 2021