Intervenuto nel podcast Wolf, Flavo Briatore ha parlato di come ha ingaggiato Michael Schumacher.
Nella sua carriera in F1, Flavio Briatore ha avuto modo di lavorare con dei giovani come Michael Schumacher e Fernando Alonso con i quali è riuscito a conquistare diversi titoli mondiali.
Intervenuto come ospite nel podcast Wolf, l’imprenditore italiano ha spiegato come ha fatto ad ingaggiare il pilota tedesco. “Quando ho iniziato a lavorare per la Benetton, il nostro team era considerato un team minore. Per questo andai subito alla ricerca di sponsor e piloti. Ero consapevole del fatto che non potessimo permetterci nomi del calibro di Ayrton Senna o Riccardo Patrese e inoltre in quegli anni in griglia non c’erano piloti giovani come Verstappen o Alonso”.
“Per questo motivo ho assunto delle persone con l’obiettivo di andare a visionare le categorie minori, alla ricerca di talenti non troppo conosciuti da far crescere. Tra i nomi che mi furono fatti c’era quello di Michael Schumacher che decisi di far analizzare da alcuni ingegneri”, ha raccontato Briatore.
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La Benetton fu però presa in contropiede da un altro team. “La sfortuna volle che la Jordan rimase senza un pilota e decisero di prendere Schumacher. Michael andò subito molto forte anche se in gara fu costretto a ritirarsi. Nonostante ciò, il giorno dopo il suo debutto avevo Schumacher nel mio ufficio“.
Come accade anche oggi, infatti, anche in quegli anni ai piloti era chiesto di trovare degli sponsor per poter continuare a correre in Formula 1. “La Jordan voleva che Michael pagasse per correre con loro e io sfruttai questo aspetto. Gli promisi che avrebbero pagato tutto degli sponsor che ero riuscito a trovare e per questo firmò con noi. Debuttò a Monza e fece subito bene. Da quel momento tutti parlarono di Schumacher“, ha concluso Briatore.
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