L’attività fuori della pista non riguarda solo il caso Horner, ma coinvolge anche la ristrutturazione dell’intero staff Ferrari. Secondo le ultime indiscrezioni, Vasseur prosegue nel suo assalto ai tecnici Red Bull nel tentativo di portarli a Maranello.
L’ambiente in casa Red Bull non è dei più semplici e rischia di compromettere l’integrità dello staff tecnico del team di Milton Keynes. Lo scandalo Horner non sembra estinguersi, ma Max Verstappen ha preso le parti del pompiere per cercare di limitare i danni alla squadra. Tuttavia, quanto sta accadendo in casa Red Bull, potrebbe rappresentare una miniera d’oro per la Ferrari, con Vasseur che è tornato all’assalto sui tecnici della Red Bull.

Se la macchina in pista, nello specifico nelle mani di Verstappen, è ancora avanti a tutti e non desta sorprese, quanto accade nel paddock non smette di sorprendere. I dissapori tra il padre del campione del mondo in carica e il team principal sembrano interessargli poco, con lo stesso olandese schietto nelle sue dichiarazioni. Una sorta di guerra fredda all’interno della Red Bull che potrebbe portare i tecnici al seguito di Newey e Wachè a emigrare verso altri lidi, con Ferrari che sembra sulla prima linea di attacco.
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Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, sono sempre più crescenti le indiscrezioni che parlano di una Ferrari sempre più in contatto con alcuni alti componenti dello staff tecnico Red Bull. Nello specifico, Vasseur e il suo staff starebbe tentando l’attacco al cosiddetto “cerchio magico” dei tecnici che collaborano con il direttore tecnico Wachè e Adrian Newey.
Secondo quanto riportato sempre dalla Gazzetta, i tecnici interessati dall’assalto sarebbero tre, con un ruolo di secondo livello ma non meno importante. Infatti, loro ricoprirebbero comunque un ruolo di “direzione” nel reparto tecnico della Red Bull, specialmente nella gestione degli sviluppi da apportare alla monoposto.
Questo livello di conoscenza potrebbe far molta gola alle squadre avversarie, visto che con l’anno di “transizione” del 2025 non sarà meno importante dal punto di vista degli sviluppi. Questo perché, come tutti sappiamo, le vetture del 2026 saranno totalmente diverse, con le squadre che concentreranno gran parte delle risorse sulle nuove monoposto. Sarà quindi fondamentale conoscere lo sviluppo delle vetture nella seconda parte di stagione per gettare al meglio le fondamenta della Ferrari 677.
Rimane ovviamente l’incognita del gardening che potrebbe protrarre di 6 o 12 mesi l’integrazione dei nuovi tecnici in Ferrari. Tuttavia, la scelta di attaccare dal basso potrebbe preparare un terreno fertile per l’arrivo di ingegneri di rilievo dalle altre squadre, fondamentali per rinforzare ulteriormente lo staff tecnico di Vasseur e di Cardile. Il primo, e speriamo non l’ultimo, dei big nomi è quello di Loic Serra, che dovrebbe arrivare a Maranello entro l’estate.
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