Dopo aver fatto diverse esperienze in alcune squadre, Pat Fry giungerà in Williams per ricoprire il ruolo di direttore tecnico.
La notizia del suo trasferimento non è ancora ufficiale ma verrà formalizzata proprio in occasione del GP del Belgio. Pat Fry, ingegnere veterano nell’ambiente Formula 1, lascerà Alpine per unirsi alla Williams come nuovo direttore tecnico. Ovviamente il suo ruolo prevede un lungo periodo di gardening e, una volta concluso, potrà mettersi di nuovo a lavoro alla fine di quest’anno.
La sedia vacante del direttore tecnico
La storica scuderia inglese è rimasta a lungo senza una guida dal punto di vista tecnico. Infatti, dopo la partenza di Francois-Xavier Demaison a dicembre, non c’è stato nessuno che ha ricoperto il suo ruolo. Inoltre, l’azione di riassetto della Williams ha visto l’uscita dell’ex TP Jost Capito a favore di James Volwes. Quest’ultimo ha chiarito sin da inizio anno che la ricerca di un nuovo direttore tecnico e di un responsabile dell’aerodinamica erano fondamentali. Tuttavia, ha sottolineato che questa operazione avrebbe richiesto del tempo, in attesa che il candidato giusto fosse disponibile e libero dal gardening.
Il nuovo TP della Williams ha anche chiarito la situazione finanziaria della squadra che ora si sta rivelando interessante per attirare nuovi ingegneri e dipendenti.
In una recente intervista rilasciata a Motorsport, Volwes ha dichiarato: “Credo di poter dire che qui le persone sono a testa alta e che anche altre persone sono attratte da noi. Credo che tutti si siano resi conto che l’investimento è reale, la direzione intrapresa è reale”.
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“Ne ho parlato pubblicamente nelle Commissioni di F1: “Ho dei soldi, lasciatemeli spendere in modo che diventi una meritocrazia”. Ma questo attira persone che si rendono conto che siamo sulla strada giusta per andare avanti”.
Una nuova esperienza in Williams per Pat Fry
Il 58enne Pat Fry è attualmente impegnato a ricoprire il ruolo di Chief Technical Officer di Alpine, dopo l’arrivo per un secondo mandato ad inizio 2020. La sua carriera ha preso il via in Benetton nel 1987, lavorando su sospensioni attive e poi come ingegnere di gara. Subito dopo è approdato in McLaren nel 1993, quando Ayrton Senna era ancora tra le file della McLaren. Il suo impegno sulle sospensioni attive è stato costante fino alla loro abolizione, dopodiché si è ritrovato ad occupare il ruolo di ingegnere di gara. Dopo questo Pat Fry è arrivato a ricoprire il ruolo di capo ingegnere ad anni alterni per le vetture 2005, 2007 e 2009.
Nel 2010 approda in Ferrari come assistenza del direttore tecnico, per poi coprire diversi ruoli, tra cui responsabile dell’ingegneria di pista e direttore del telaio. Tuttavia, ha lasciato la squadra al termine della difficile stagione 2014, la prima dell’era ibrida. Dopo l’avventura italiana, Pat Fry è tornato in Inghilterra come consulente per la Manor, prima di tornare in McLaren per un breve lasso di tempo. Il suo ritorno a Enstone e all’allora team Renault è stato annunciato a dicembre 2019. Per il momento è ancora in forze alla squadra anglo-francese ma la sua partenza porterà sicuramente ulteriori cambiamenti nella struttura manageriale.
Crediti immagine copertina: Motorsport
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