Le Formula E di terza generazione vedranno due motori agenti elettrici agenti su tutte e quattro le ruote, pur mantenendo la trazione posteriore. La potenza specifica inoltre raggiungerà valori molto maggiori di quelli attuali.
Con la pubblicazione del documento FIA per la raccolta delle offerte per la fornitura dei componenti delle Formula E di terza generazione, sono state rese note le caratteristiche delle monoposto GEN3.
Le vetture faranno il loro ingresso nella season 9, quindi nel campionato 2022-2023. Tra le tante novità, vi sarà il tanto atteso ritorno dei pit-stop, in cui verrà sfruttata la tecnologia innovativa della ricarica rapida.
Uno dei cambiamenti più radicali tuttavia riguarda il powertrain, ossia lo schema di trasmissione della potenza dalla batteria al suolo. Formula E potenza
Powetrain 4×4, ma a trazione posteriore
Per comprendere i cambiamenti che verranno apportati alle GEN3, è opportuno analizzare prima il layout delle monoposto attuali. La disposizione degli assieme vede la batteria erogare corrente l’energia elettrica per il motore, posizionato nel retrotreno in posizione centrale. Dal motore, tramite la sequenza di riduttore e differenziale, la potenza arriva alle ruote posteriori, fino a un massimo di 250 kW.
In frenata, lo stesso motore elettrico è in grado di rigenerare, con un limite sempre fissato a 250 kW. E’ importante sottolineare come nelle monoposto di seconda generazione l’impianto idraulico con i freni a disco agisca su tutte e quattro le ruote, mentre la potenza frenante della rigenerativa coinvolge solo l’asse posteriore.
Con le GEN3 invece saranno presenti due motori elettrici, uno per l’asse delle ruote posteriori e uno per quelle anteriori. Tuttavia, l’unico a cui sarà concesso di fornire potenza alle ruote oltre che a rigenerare è quello al retrotreno, mentre il motore anteriore potrà lavorare solo in fase di frenata rigenerativa.
In questo modo la rigenerazione coinvolgerà tutte e quattro le ruote, convertendo la vettura in una 4×4 a trazione posteriore. I freni a disco invece saranno presenti solo sull’avantreno, mentre al posteriore tutto il lavoro di frenata sarà a carico del motore elettrico.
Il nuovo impianto frenante offrirà quindi grandi possibilità di controllo al sistema brake-by-wire, andando a migliorare la stabilità e le prestazioni delle vetture.
Più potenza e meno peso
La potenza massima salirà rispetto ai 250 Kw attuali. Attualmente sono stati programmati due possibili scenari, tra cui verrà effettuata una scelta considerando anche le offerte ricevute dalle aziende fornitrici.
Lo scenario A è il più spinto e prevede una potenza massima in qualifica di 350 kW, ridotta a 300 kW in gara. L’attack-mode sarà decisamente più aggressivo, con un incremento di potenza di 50 kW contro i 35 kW attuali.
La frenata rigenerativa invece prevede un limite di 350 kW per il motore posteriore e 250 kW per quello all’avantreno, per un totale di 600 kW. La quantità di energia rigenerata quindi aumenterà considerevolmente, a beneficio dell’autonomia della batteria.
La terza generazione di Formula E inoltre vedrà un calo del peso minimo da 900 kg a 780 kg. L’alleggerimento porterà un miglioramento delle prestazioni ulteriore rispetto a quello garantito dalla potenza attuale. La potenza specifica per unità di massa infatti passerà dai 0.28 kW/kg attuali agli 0.45 kW/kg dello scenario A.
In conclusione, grazie all’aumento della potenza, a una miglior capacità rigenerante e ad un alleggerimento dei pesi, le Formula E di terza generazione promettono un salo prestazionale senza precedenti per la categoria. Formula E Potenza
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