Gara a dir poco entusiasmante quella italiana. Un Leclerc davvero superlativo riesce a rintuzzare tutti gli attacchi delle Mercedes e porta a casa una vittoria storica. Ma dove ha fatto davvero la differenza e come? Andiamolo a vedere insieme.
Il film della gara
Il copione del Gran Premio è quello di un film ad alta tensione e i dati lo fanno vedere molto bene. Leclerc è tallonato da Hamilton e Bottas sin da subito, con Vettel che prima dell’errore stava recuperando molto bene sul duo Mercedes. Al giro 18 Hamilton va ai box e monta gomma media. Ferrari risponde montando gomma Hard a Leclerc il giro successivo. Da lì in avanti Hamilton si incolla alla SF90 numero 16 e non la lascia andare fino al giro 42, dove commette un errore alla prima staccata e consegna la seconda posizione a Bottas. Da lì le gomme del cinque volte campione del mondo crolleranno costringendolo al secondo pit stop. Ma per Leclerc non finisce qui, arriva infatti alle sue spalle il finlandese della Mercedes che non gli dà respiro fino al traguardo. Una vittoria incredibilmente sudata per il talento monegasco della Ferrari. Tempi GP Monza Leclerc
La prima chiave: i nervi d’acciaio Tempi GP Monza Leclerc
Abbiamo calcolato la media dei distacchi tra Hamilton e Leclerc per tutta la gara. Il risultato dà una parvenza di che gara al cardiopalma sia stata.
Nel corso del primo stint la media del distacco è stata appena 1.260 secondi per 18 giri. Leclerc sembrava in controllo della gara ma era tallonato da vicinissimo da Hamilton, appena fuori dalla zona DRS. Ma quello che stupisce è la media dei distacchi del secondo stint tra i due (fino al giro 41 e all’errore del britannico). La media per oltre 21 giri infatti è di solo 0.687 secondi. Ben dentro la zona DRS. E ciò in un circuito come Monza dove la scia conta moltissimo e dove commettere un errore in staccata è molto facile. Incredibile davvero la capacità di tenere i nervi saldi di Leclerc a soli 21 anni.
Seconda chiave: la regolarità Tempi GP Monza Leclerc
In mezzo alla battaglia la concentrazione generale è stata sul distacco che Leclerc aveva sugli inseguitori. Ma andando ad analizzare è notevole un altro aspetto: la regolarità dei suoi tempi.
La costanza dei tempi del primo stint è incredibile, con i giri dopo il primo praticamente uno uguale all’altro. La gomma soft sulla Ferrari funzionava bene e si vede da come Leclerc la riesca a gestire molto bene, con quasi 20 giri da manuale. Anche nel secondo stint la regolarità di Leclerc emerge di nuovo. Mercedes forse aveva qualcosa di più ma Hamilton tra l’avvicinarsi e l’allontanarsi dal monegasco, esprime un ritmo molto più discontinuo. Il risultato è stato che gli pneumatici di Hamilton sono finiti molto presto, mentre quelli di Leclerc sono durati fino alla fine senza grossi problemi.
Un plauso alla squadra che questa volta ha davvero fatto la strategia perfetta dal punto di vista delle gomme, e da questi dati è evidente di come Leclerc sia riuscito a gestirle alla perfezione, e allo stesso tempo a inanellare una lunga serie di giri ad alta performance tutti vicini come tempo.
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