I commissari hanno deciso di sanzionare Kevin Magnussen con due punti di penalità sulla patente al termine del GP d’Italia.
Magnussen paga caro: sarà race ban a Baku
Dopo essere stato aspramente criticato nel corso della stagione per la sua condotta di gara al limite e dopo aver già accumulato ben dieci punti di penalità sulla superlicenza, Kevin Magnussen non prenderà parte alla prossima trasferta in Azerbajan.
Dopo aver analizzato attentamente l’accaduto, infatti, i commissari hanno infatti deciso di sanzionare il pilota danese con due punti di penalità sulla patente per l’incidente provocato con Pierre Gasly alla Roggia, che ha danneggiato la gara dell’alfiere Alpine nel GP d’Italia.
Ciò ha fatto scattare l’inevitabile race ban, con il pilota Haas che ha ora accumulato 12/12 punti nell’arco di un anno.
”In prossimità della curva 4, la vettura 20 ha tentato di sorpassare la vettura 10 all’interno”, si apprende dal comunicato emanato dalla direzione gara pochi minuti fa.
”Sebbene la vettura 20 avesse l’asse anteriore oltre lo specchietto della vettura 10, le linee guida del Driving Standards specificano che una vettura in fase di sorpasso deve “essere guidata in modo sicuro e controllato per tutta la durata della manovra”.
”I Commissari Sportivi hanno stabilito che questo non era il caso della Vettura 20. Il pilota era quindi totalmente responsabile della collisione. Di conseguenza hanno assegnato la penalità standard e i punti di penalità sulla patente”.
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L’ultima volta che un pilota fu squalificato per il Gran Premio successivo risale al 2012, quando Romain Grosjean pagò carissimo la carambola al via a Spa. Ciò portò Lotus a prendere la decisione di tenerlo fermo per un turno proprio a Monza a vantaggio di Jerome d’Ambrosio.
Grande occasione quindi per Oliver Bearman, che avrà modo di disputare la sua seconda gara in Formula 1 dopo aver già corso a Jeddah con Ferrari.
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