La pioggia rende vana la seconda parte della seconda giornata dei test MotoGP sul tracciato di Sepang. Martin il più rapido in pista. I team si sono concentrati soprattutto sulle prove comparative delle nuove carene e sui test in condizioni di bagnato.
Le prima metà della seconda giornata di test MotoGP a Sepang è stata particolarmente proficua per i team che hanno lavorato su diverse soluzioni tecniche e aerodinamiche. A scompigliare i piani dei team è stata la pioggia che ha iniziato a cadere nel corso della quarta ora di attività e che ha innescato le cadute di Bezzecchi, A. Espargarò e Martin. Lo spagnolo di Pramac è stato portato al centro medico per ulteriori controlli, mentre gli altri due non hanno riportato alcuna conseguenza. Tutti e tre, dopo un paio d’ore, sono tornati in sella alla moto.
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Dopo un’ora di pioggia incessante, il meteo ha permesso una tregua e i piloti sono scesi in pista per testare le nuove coperture rain fornite da Michelin. La tregua concessa dalle condizioni metereologiche è durata poco. Questo non ha permesso grandi cambiamenti nella classifica dei tempi della sessione.
Le novità portate dai team
Yamaha
I giapponesi hanno introdotto una nuova carena contraddistinta da un grande cupolino e piccoli deviatori di flusso all’estremità. Quartararo, a differenza di ieri, ha lavorato solo sulla nuova aerodinamica. Anche la casa di Iwata ha riadattato i diffusori in stile Ducati. La casa dei tre diapason, però, ha optato per una soluzione di minor grandezza e che genera minor resistenza all’avanzamento. Successivamente, il francese ha fatto un lavoro di comparazione, portando una carena che genera effetto suolo in stile Aprilia.
Honda
Grandi novità nel box HRC, con Marquez che ha portato in pista un nuovo pacchetto aerodinamico che vedere diverse rastremature, nuova forcella e nuovo motore. Honda, per quanto riguarda la carena, ha optato per l’effetto suolo, senza deviatori di flusso. Joan Mir, invece, ha continuato il lavoro di adattamento alla nuova moto.
KTM
Lavoro diversificato per ben 3 piloti su 4 (contando i GasGas). Solo Augusto Fernandez ha girato con una moto standard (rookie). Binder ha provato il nuovo motore, Miller modifiche alla ciclistica e P. Espargaro ha testato il nuovo pacchetto aerodinamico. I tre piloti stanno testando a rotazione le nuovi componenti per ottimizzare il tempo a disposizione e raccogliere in breve tempo i feedback da parte dei tre piloti di punta. Binder ha testato una carena che adottava sia l’effetto suolo, sia i deviatori di flusso. Miller, invece, ha testato una soluzione più semplice e senza diffusori.
Ducati
Bagnaia ha continuato a testare la carena con diffusore diviso e dovrebbe essere la scelta per tutta la stagione. La vecchia soluzione, senza novità, è stata portata in pista da Zarco. Il deviatore di flusso ha il compito di convogliare l’aria verso il fondo della moto in modo da aumentare velocità e aderenza. Tuttavia, queste “protuberanze” aumentano la resistenza all’aria e peggiorano il coefficiente aerodinamico. Per quanto riguarda le novità tecniche, Bagnaia ha lavorato sul nuovo motore e sulle mappature che, in taluni casi, si sono rivelate troppo aggressive nelle accelerazioni.
Aprilia
La casa di Noale ha continuato a lavorare con la carena ad effetto suolo e senza testare alcun diffusore. Aprilia è l’unica casa che non ha portato tale soluzione aerodinamica, scegliendo di continuare sulla strada, da tempo percorsa, che vede il continuo sviluppo della carena ad effetto suolo.
A fine sessione il pilota più veloce è stato Jorge Martin che ha girato in 1.58.736; seguito ad un solo decimo da Miguel Oliveira e da Pol Espargaro. Quartararo e Bagnaia hanno chiuso con il quarto e quinto tempo, Bastianini con il nono, Morbidelli con l’undicesimo, Marquez con il tredicesimo e A, Espargaro con il ventesimo.
I piloti più attivi sono stati Oliveira e Marini che hanno completato ben quarantuno giri. Miller ne ha conclusi trentanove.