Nel 1999 la F1 dovette fare i conti con delle scommesse tra piloti durante il Gran Premio del Belgio.
Quello delle scommesse nel mondo dello sport è uno dei temi principali di questi giorni dopo che è stato tolto il coperchio a quello che sembra essere un vero e proprio vaso di Pandora per il calcio. Tra voci, smentite e comunicati vari, siamo andati alla ricerca di episodi simili legati alla Formula 1.
Durante il weekend del Gran Premio del Belgio del 1999, infatti, la F1 dovette fare i conti con delle scommesse tra piloti. In quell’occasione Jacques Villenueve, che aveva vinto il titolo mondiale due anni prima, propose una scommessa al suo compagno di squadro nella BAR, Ricardo Zonta.
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Il pilota canadese propose al collega brasiliano di vedere chi dei due sarebbe stato capace di percorrere l’iconica Eau Rouge in pieno durante le prove libere. A differenza di quanto accade ora, infatti, in quegli anni era quasi impossibile non alzare il piede dall’acceleratore in quello che è senza dubbio uno dei punti più caratteristici dell’intero calendario.
Vista la poca competitività della macchina che permetteva dunque di prendersi rischi impossibili da accettare per piloti in lotta per pole e vittoria, Zonta decise di accettare la sfida di Villenueve. Il canadese finì però per perdere il posteriore della sua monoposto. Il brasiliano, invece, portò troppa velocità in curva e per questo soffrì pesantemente di sovrasterzo, finendo in testacoda. Il risultato fu economicamente disastroso con due monoposto distrutte.
Iconica fu la battuta dell’attuale Senior Performance Engineer della Ferrari Jock Clear, all’epoca dei fatti ingegnere di pista di Jacques Villenueve. “Mi sembra che abbia vinto Zonta”, furono infatti le sue parole dopo che il brasiliano impattò le barriere.
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Foto copertina: formula1images
