Tom Clarkson ritiene di non aver mai visto un pilota così affamato di successo come Max Verstappen, paragonando la sua mentalità a leggende della Formula 1 come Senna e Schumacher.
Una delle caratteristiche peculiari che ha sempre contraddistinto l’olandese è un’aggressività fuori dal comune in pista. Molto spesso, però, tale connotato ha giocato spesso brutti scherzi al pilota Red Bull, criticato ferocemente dai media per le sue mosse al limite e giudicate spesso scorrette. Tom Clarkson, giornalista di F1, ritiene però di non aver mai visto un pilota con una fame di vittoria così grande come Verstappen, paragonando la sua mentalità a leggende della Formula 1 come Senna e Schumacher.
Clarkson paragona Verstappen a Senna e Schumacher come mentalità
In una conversazione con il campione del mondo 1996 Damon Hill nel podcast di F1 Nation, Clarkson ha rivelato di non aver mai incontrato un altro pilota con la stessa voglia di vincere di Verstappen.
”Ovviamente è dannatamente veloce, giusto? Questo è un dato di fatto. Ma non ho mai incontrato un pilota così affamato di successo come Max Verstappen. Credo che questa sia una componente importante, la fame di successo. In altre parole, la chiamiamo competitività o desiderio di vincere”.
Secondo il giornalista inglese, nessun pilota nella storia della Formula 1 ha mostrato una fame di vittoria così grande come dimostrato dal due volte campione del mondo. La competitività ed il desiderio di vincere sarebbero alla base del successo di Verstappen, ancor di più da quando è riuscito a diventare campione del mondo.
“È una mentalità che credo sia fondamentale. Simile a Senna, simile a Schumacher, simile a molti dei ragazzi che hanno vinto nel nostro sport o che hanno vinto in qualsiasi sport. Ma c’è anche una sorta di spietatezza. Credo che per la maggior parte delle persone sia difficile relazionarsi con questo, perché nella vita normale è considerato egoista e poco attraente. Ma è una mentalità del tutto appropriata per competere in uno sport in cui l’obiettivo è vincere”.
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Le qualità mentali del pilota olandese arrivano a far scomodare anche vere e proprie leggende di questo sport. Le prodezze dimostrate da Max negli ultimi anni sono infatti sotto gli occhi di tutti. Due titoli mondiali vinti consecutivamente, ed un terzo probabilmente che potrebbe arrivare al termine di questa stagione.
”L’obiettivo non è fare bene, non è correre bene: è vincere. Questo è ciò che lui ha. E da dove l’ha preso? Sono sicuro che gliel’ha trasmesso la madre, anch’essa competitiva e donna di successo nel karting. Ma Jos, che ha corso in Formula 1, ha fatto in modo che Max, mentre cresceva, non avesse dubbi sul fatto che non vale la pena farlo solo per divertirsi. Se vai in Formula 1, devi voler vincere. O devi vincere”.
“Finché la Red Bull sarà competitiva, Max continuerà a vincere. È uno di quei ragazzi. Non si stancherà mai di vincere. Più vince, più vuole vincere. Quando guardo Max, non vedo alcun punto debole. Penso che sia forte ovunque. È veloce sul giro secco. Credo che il suo comportamento in gara sia davvero buono, il modo in cui si prende cura dei suoi pneumatici è eccellente. Credo che sia in grado di leggere una gara in modo brillante”, conclude Clarkson.
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