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WEC | 6 ore di Monza – Sintesi Gara: Toyota vince davanti a Ferrari, Corvette campione in GTE AM

Toyota domina l’edizione 2023 della 6 ore di Monza del WEC e riscatta la delusione di Le Mans, Ferrari seconda in gara.

WEC Monza gara
La Toyota #7 trionfa nella gara della 6 ore di Monza del WEC. Credits: Marco Borgonovo

Mai in discussione. Così è possibile descrivere la vittoria della #7 di casa Toyota che espunga Monza dopo la delusione di Le Mans. Quasi sempre in testa, gli unici momenti in cui la vettura giapponese ha ceduto la leadership della corsa sono state le varie neutralizzazione tra FCY e Safety Car.

Forte di un passo leggermente migliore della Ferrari, Toyota ha potuto allungare nelle due ore finali dopo il rientro della Safety Car, resistendo al tentativo di recupero della #50.

Fuoco, Molina e Nielsen conquistano così il secondo posto riscattando le sfortune di Spa e Le Mans. La 499P si è ben comportata a Monza, pur soffrendo sui rettilinei dell’impianto brianzolo nei confronti della GR010.

Grande passo in avanti della Peugeot. La vettura francese era addirittura passata al comando nel corso della prima ora, salvo poi doversi accontentare della terza piazza. Si tratta del primo podio stagionale per la 9X8 #93, dimostratosi (finalmente) competitiva. Meno sorridente l’altra parte del box, con la #94 ultima di categoria dopo alcuni problemi al cambio.

Quarta in rimonta la seconda delle due Toyota. La #8 è stata penalizzata per ben due volte per gli incidenti al via con la Ferrari e poi con la #777 di casa Aston, riuscendo ad ottenere solamente negli ultimi giri il piazzamento ai piedi del podio ai danni della Ferrari #51.


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La Rossa di Giovinazzi/Pier Guidi/Calado è stata tamponata al via proprio da Buemi e il team ha provato strategie alternative nel tentativo di recuperare. Il deficit di velocità in rettilineo ha però limitato i sogni di gloria dell’equipaggio della #51. Sesta e settima le Porsche #5 e #6 del team Penske, migliori delle LMDh e tra le 963, dato che le due vetture private di Jota e Proton Competition hanno accusato problemi rispettivamente al volante ed all’acceleratore.

Buon ottavo posto per la Glickenhaus #708 di Berthon/Dumas/Pla nonostante alcuni guai ai freni. Male invece la Cadillac #2, decima e mai competitiva. Stessa sorte per la Vanwall condotta da Vautier/Guerrieri/De Oliveira.

LMP2

In classe LMP2 parte dalla prima posizione la #41 del team WRT. La pole position conquistata da Kubica non si concretizza in una vittoria, concludendo tuttavia la gara in terza posizione. La vittoria è della Jota #28 che con l’equipaggio Fittipaldi/Heinemeier Hansson/Rasmussen trionfa nel Tempio della Velocità. Il secondo gradino del podio va alla Alpine #36 condotta da Milesi/Canal/Vaxivière. Le due United Autosports, invece, sono state spesso nelle posizioni di testa. In particolare, la #23 ha perso il podio all’ultimo giro in favore della WRT #41. Le Prema hanno chiuso in settima posizione con la #63 e in nona con la #9. La vincitrice di Le Mans, ossia la Inter Europol #34 chiude in quinta piazza.

LMGTE-Am

In classe LMGTE-Am si ha il primo vincitore del campionato WEC di categoria. Infatti, la Corvette #33 dell’equipaggio Keating/Varrone/Catsburg ottiene il minimo sindacale utile alla vittoria del campionato, ossia il quarto posto. La vettura americana è seguita dalla Porsche partita in pole del team Iron Dames. L’equipaggio tutto al femminile alla guida della 911 #85 (Bovy/Gatting/Frey) non riesce dunque ad uscire vittoriosa.

A trionfare, invece, troviamo la Porsche 911 del team Dempsey/Proton/Racing #77 guidata da Andlauer/Ried/Pedersen. In seconda posizione la Porsche del team Iron Lynx #60 affidata a Schiavoni/Cressoni/Picariello e, a completare una tripletta di Porsche, vi è la #86 del team GR Racing (Pera/Wainwright/Barker). Ad inizio gara la Aston Martin #777 del team D’Station viene spedita contro le barriere dalla Toyota #8. Questo incidente costa al team giapponese uno stop and go di ben un minuto. Le Ferrari 488 GTE non impressionano, con la migliore che si piazza soltanto sesta (AF Corse #83).

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