WEC | 6 ore di Spa – Pregliasco: ” La pole di Sebring è stata inaspettata”

Nell’intervallo di tempo tra FP1 e FP2 della 6 ore di Spa, F1inGenerale ha avuto l’opportunità di fare alcune domande a Batti Pregliasco, team manager di AF Corse.

Durante la pausa intercorsa tra le due prove libere del venerdì, abbiamo avuto l’opportunità di approfondire alcuni argomenti con alcuni membri della squdra Ferrari AF Corse. Tra le persone che abbiamo potuto intervistare alla 6 ore di Spa c’è Batti Pregliasco, team manager di AF Corse, che ha tracciato un bilancio sulla prima parte di stagione.

& ore Spa Brugliasco
499P #50 alla fine del rettilineo del Kemmel, Credits: Ferrari Media

Quali erano le aspettative all’inizio della stagione?

“È chiaro che le aspettative sono sempre alte quando si parla di Ferrari, poi noi comunque veniamo da annate di successi con le GT. Ovviamente il progetto è nato con l’obiettivo di fare bene, poi da questo a riuscirci è un grande passo. Non nego che c’erano diversi interrogativi, e, chiaramente fino all’inizio della stagione non si sa a che punto sono arrivati i nostri competitor. Questo perché negli anni precedenti la Toyota era con avversari molto più deboli.

Inoltre, sappiamo che hanno fatto dei miglioramenti ed ora hanno una macchina con un grosso step evolutivo. Nessuno sapeva in realtà la loro reale performance e non sapevamo come sarebbero andate le LMDh di Porsche e di Cadillac. Indubbiamente noi abbiamo fatto il nostro lavoro e sembra che lo abbiamo fatto bene, con la pole a Sebring e i podi. Ovviamente non era aspettata, soprattutto nella fase iniziale, anche se ci speravamo tutti.

Vi aspettavate di essere i più veloci subito dopo Toyota?

“Ad essere onesti abbiamo sempre pensato di essere i competitors di Toyota, adesso più vicino o meno vicino. Il question mark però era sapere quanto fossero indietro gli altri, ma è ovvio che se hai un buon prodotto pensi di essere più vicino ai primi, poi ovviamente si tratta di colmare questo gap su Toyota.”


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Il potenziale della vettura è ancora lontano dall’essere espresso?

“Assolutamente, c’è ancora del potenziale da esprimere, dobbiamo far funzionare bene quello che abbiamo oggi, anche in gestione. Avete visto che la gestione dei freni, come per le gomme è molto delicata. Oggi partendo con le gomme fredde, è facile fare diversi danni che potrebbero comprometterle visto che non ci sono più le termocoperte. Quindi, se sei obbligato dai tuoi competitor a spingere subito hai un calo di performance durante lo stint. È tutta una gestione che va fatta con calma e gara per gara.”

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Quanta differenza c’è nella gestione di tra una gara da 6/8 ore e una da 24?

“Oramai sono diventate delle gare sprint da 24 ore, quindi si spinge dall’inizio alla fine. Si mette alla dura prova la parte meccanica della vettura, ma anche quella elettronica ed è un dato di fatto. Non sono più le 24 ore di 30/40 anni fa, che erano molto più lente e regolari, adesso si tratta di avere tutto perfetto, ma anche un po’ di fortuna, visto che ci si può fermare per la rottura di un motore o anche per una piccola componente. Ovviamente qui il dettaglio è molto importante, la cura di quest’ultimo è molto importante, bisogna arrivarci con i tempi giusti e con il lavoro. Inoltre, in una gara così lunga, il team vale molto, che seguendo la gara nella sua interezza può inventarsi qualcosa con una strategia differente, o anche entrare in pit lane nel caso di incidente e recuperare un pit gratuito.”

 

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