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WEC | Valentino Rossi: “Il Kerb Riding a Imola è arte. In MotoGP totalmente diverso”

L’intervista a Valentino Rossi a Imola per la 6 ore del WEC: “Con queste macchine sembra di correre su piste diverse dalla MotoGP”

Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Valentino Rossi, impegnato a Imola nella 6 Ore del WEC con il team BMW WRT. Il nove volte campione del mondo di MotoGP ci ha raccontato come l’approccio ai cordoli faccia la differenza a Imola, uno stile di guida totalmente diverso rispetto alle moto.

Rossi Imola WEC
Valentino Rossi ci racconta l’arte del kerb riding per la 6 Ore WEC Imola. Credits: Jacopo Moretti x F1inGenerale

Torni sul “luogo del delitto”, dove hai debuttato due anni fa con le quattro ruote

Sì, è stata la mia prima gara. Sono già passati oltre due anni, volati, davvero. Al mio debutto ero teso. Per me era tutto nuovo e non sapevo proprio cosa aspettarmi. Il paddock era davvero caotico, diverso dalla MotoGP dove c’è meno gente. Poi in gara feci un errore stupido ai box che però ha messo in evidenza uno dei tanti aspetti che in moto non consideravo minimamente.

Quanto sei migliorato?

“Nella guida abbastanza perché comunque si tratta di  macchine molto particolari da guidare. A volte si migliora di più facendo un po’ di giri con calma che andando sempre forte. Soprattutto perchè si scaldano le gomme. Credo che l’aspetto in cui sono migliorato di più è il lavoro ai box. Questo è un aspetto fondamentale nelle gare Endurance a cui non ero minimamente abituato”.

Credi che Imola resterà nel calendario o è solo un “rimpiazzo” in attesa di Monza?

Credo che resterà. Imola e Monza sono due piste molto diverse. Questo è un tracciato interessante e al contempo difficile, è molto tecnico. Sono d’accordo che si tratta di un circuito particolarmente stretto, anche se bisognerà attendere la gara per giudicare. In ogni caso penso che sia un circuito che potrà permanere nel calendario“.

Come funziona la preparazione per un circuito così tecnico come Imola?

Con il team cerchiamo sempre di fare un giorno di test in ogni pista. E abbiamo fatto lo stesso anche qui. Imola è molto difficile soprattutto perchè bisogna salire molto sui cordoli. Con queste macchine il “kerb riding” è un arte. Devi passare nel punto giusto con la ruota giusta perché puoi perdere come guadagnare tanto. A questo abbiamo aggiunto un po’ di simulatore. Ho usato quello che ho a casa, nulla di particolare“.

E i cordoli? Erano già così durante il tuo test?

Sì, non erano verniciati ma erano già così. Ora che li hanno abbassati è diventato più facile. Devo ammettere che con le vetture GT i cordoli sono fondamentali. Un pilota GT vive sui cordoli. E credo che sia proprio la differenza principale rispetto a guidare una moto. Misano e Mugello sono altre piste rispetto alla MotoGP. Le traiettorie sono completamente diverse e questo è un aspetto difficile da imparare. Ad esempio qui a Imola i migliori riescono a fare la differenza alla Variante Alta perchè sanno come prendere i cordoli“.

Come riesci a gestire due campionati assieme? [WEC e GTWC]

Devo ammettere che mi sto trovando bene. Questa per me è una stagione sperimentale. Voglio capire quante gare posso fare in un anno. I miei colleghi sono matti, loro fanno 28 gare all’anno, tutte le domeniche. Io vorrei gareggiare un po’ meno, quest’anno ne farò 16. Il WEC è molto affascinante perché comunque è un mondiale e puoi diventare campione del mondo. Nel GTWC c’è l’essenza di questo tipo di campionati. E comunque lì corriamo la 24 ore di Spa che è una gara davvero interessante“.

Ti senti pronto per la 24H di Le Mans?

Non vedo l’ora. Sarà la gara più importante dell’anno. Lo scorso anno mi sono trovato davvero bene, anche con il circuito. Prima ci avevo solo girato con il simulatore, dove i lunghi rettilinei rendono la pista quasi noiosa. Dal vivo è totalmente diverso, davvero emozionante. Giugno sarà un mese molto intenso. Ho due 24H a distanza di due settimane [Spa e Le Mans] e sarà molto dispendioso, soprattutto fisicamente. Punto ad arrivarci pronto“.

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