Ritorno alla vittoria per la Red Bull in quel di Shangai, ottima nell’approfittare in maniera perfetta della safety car, attuando una strategia che si è rilevata poi essere vincente. Pagelle F1 GP Cina 2018
Gara anche questa volta decisamente vivace, con diversi cambi di leadership al comando e con il rimescolamento finale che ha senza dubbio vivacizzato la corsa in maniera decisa. Altra replica, dopo il Bahrain, a chi ha reputato “noioso” questo sport, dopo aver visto l’inaugurale gran premio d’Australia.
Passiamo ora ad analizzare la gara dei venti piloti che hanno preso parte in questo GP cinese.
Daniel Ricciardo voto 9,5: Il suo week end inizia malissimo sabato con l’esplosione della sua power unit, facendo presagire ad un fine settimana terribile. In qualifica finisce anche dietro al compagno di squadra, prendendo anche un considerevole distacco dalla vetta. Poi in gara lo vediamo stabile nella sesta posizione, compiendo una gara di attesa senza lode e senza infamia. Poi aiutato sicuramente dalla perfetta strategia del suo team, dopo il regime di Safety Car, inizia una serie di sorpassi con la staccata diventata ormai marchio di fabbrica, che lo porta infine in testa alla corsa, e leader indisturbato fino al traguardo. Ancora una volta ha dimostrato una concretezza impressionante, riuscendo a massimizzare ogni minima occasione che gli si presenti davanti, con sorpassi azzardati ma con rischio calcolato, offrendo anche spettacolo per chi guarda la gara, vedasi la manovra su Bottas davvero fantastica. Chirurgico
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Valtteri Bottas voto 8,5: buon risultato per il finlandese della Mercedes, che poteva essere anche migliore senza l’ingresso della Safety Car. Si dimostra molto più a suo agio sulla vettura rispetto al compagno di squadra e lo precede in qualifica, seppur di pochissimo. Poi in gara approfittando delle difficoltà di Raikkonen, agguanta la seconda posizione nel primo giro, e resta ad una distanza di controllo da Vettel, in testa. Grazie all’undercut poi riesce a soffiare la leadership del gran premio al tedesco, e vi resta fino all’arrivo di Ricciardo, con cui nulla può fare ed è costretto a cedere la posizione. Nel finale riesce a difendersi senza problemi dal ritorno del connazionale Raikkonen e porta così a casa la seconda posizione che limita ancora una volta i danni in casa Mercedes. Da due gare è lui che “manda avanti la baracca”. Capitano
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Kimi Raikkonen voto 7,5: torna sul podio dopo lo sfortunato episodio di Sakhir, ma è un risultato che certamente non può soddisfare il finlandese. Ancora una volta sembra a suo agio con la vettura fin dal venerdì, poi in qualifica finisce dietro a Vettel, completando così una prima fila tutta rossa. In partenza è chiuso in malo modo da Vettel, con il rischio di ripetere un Singapore bis. Fortunatamente, il finlandese è lucido nell’episodio, alza il piede e fortunatamente non ci sono contatti. Tuttavia a causa di ciò, perde la posizione su Bottas, e successivamente anche su Verstappen, dopo una scodata in uscita di curva.
Poi per buona parte della gara sembra spento, ed è anche sacrificato dal team, usato per fare da tappo a Bottas e favorire così il rientro di Vettel sul finlandese. Appena dopo il sorpasso subito, torna ai box montando gomme nuove, che gli permettono di riuscire a vitalizzare il finale di gara, dopo una prima parte decisamente spenta. Però, poi arrivato negli scarichi del connazionale Bottas, non dà mai la sensazione di essere pericoloso per il pilota Mercedes, e finisce così terzo alla fine. Mollo
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Lewis Hamilton voto 5: week end difficile per l’inglese, apparso ancora più spento rispetto al Bahrain. Un quarto posto che non sta a rappresentare la sua prestazione, che è stata sicuramente sotto tono soprattutto se paragonata a quella del tanto bistrattato compagno di squadra. Compagno, che già in qualifica lo precede ancora una volta, nonostante il giro secco sia la specialità della casa per Hamilton. Poi in partenza non riesce a sfruttare la piazzola più gommata e si fa addirittura sopravanzare da Verstappen.
Compie poi una gara alle spalle di Raikkonen, non creando problemi per il finlandese che riesce a sopravanzare solo grazie ai box. Unico segnale della sua presenza, è nell’episodio che lo vede protagonista nel duello con Max Verstappen, vinto dall’inglese. Poi perde anche la posizione su Raikkonen, durante lo scontro tra Vettel e Verstappen, dovendo girare al largo dei due al contrario del finlandese rimasto in pista. Chiude poi quarto solo grazie alla penalità inflitta all’olandese della Red Bull, ottendo così un piazzamento che è più frutto dei demeriti degli avversari che non per meriti suoi. Deve sicuramente dare una svolta alla stagione, perchè in un campionato così tirato, con avversari ostici, non può assolutamente permettersi più questi passaggi a vuoto. Sbiadito
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Max Verstappen voto 4,5: ennesimo episodio controverso in cui è coinvolto il giovane pilota olandese. Ancora una volta Verstappen è finito nell’occhio del ciclone per il suo comportamento in pista, dimostrando per l’ennesima volta di abbinare un immenso talento ad una grande immaturità in gara. La sua gara parte anche bene, riuscendo ad agguantare subito la terza posizione e facendo presagire così ad un ottimo risultato. Poi invece, rovina la sua gara in tentativi azzardati, come nel caso della battaglia con Hamilton, e soprattutto nella manovra molto sopra le righe con Sebastian Vettel. Così, oltre a rovinare la gara del tedesco, va a compromettere anche la sua di gara, vista l’ottima strategia adottata dal suo team, che lo avrebbe potuto anche portare alla vittoria della gara, visto e considerato che è stato regolarmente davanti al suo compagno di squadra Ricciardo per tutta la gara, gettando così alle ortiche una possibile doppietta del team austriaco, per l’eccessiva foga mostrata in episodi chiave della gara.
Giunto ormai alla sua quarta stagione in F1, deve iniziare a dimostrare che la fiducia incondizionata riposta da Red Bull si tramuti in risultati concreti e non occasionali come visto finora. Ha il talento dalla sua parte, ma deve assolutamente maturare. Degne di nota comunque le scuse a Sebastian Vettel, segno che forse sta cambiando quanto meno fuori dalla pista, con la speranza che non rimanga un caso isolato e che sia l’abitudine. Immaturo
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Nico Hulkenberg voto 8: che dire sul tedesco della Renault, pilota concreto e maturo e di sicura affidabilità. Finisce in una posizione degna di nota, portando ancora una volta punti pesanti per il suo team, finendo come “primo degli altri”, seppur con un distacco degno di nota, che sarebbe potuto essere anche più pesante senza la neutralizzazione della Safety Car. Tanto per cambiare, precede ancora una volta Sainz battendolo sia in qualifica, sia in gara. È una situazione che ormai si sta replicando costantemente in ogni gara, in risposta a chi lo considerava già battuto dal talentuoso spagnolo, dimostrando ancora una volta di essere molto sottovalutato e misteriosamente mai preso in considerazione dai top team. Con una Renault che sembra in crescita, chissà magari potrebbe cogliere finalmente il tanto agognato podio che insegue da troppo tempo e che sicuramente meriterebbe per l’impegno e la costanza in pista. Affidabile
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Fernando Alonso voto 7,5: Qualifica di nuovo deludente, per la terza volta fuori dal Q3, con una McLaren che sta mostrando diversi punti deboli, nonostante i vari proclami (anche da parte sua), prima dell’inizio della stagione. Massimizza ancora una volta il potenziale che ha disposizione, centrando per la terza volta in tre gare la zona punti dimostrando di essere un combattente. Bello il sorpasso nel finale di gara effettuato su un Vettel in difficoltà, molto deciso nell’effettuare la chiusura finale sul tedesco, seppur al limite ma comunque regolarmente, riuscendo ad approfittare della situazione portando punti pesanti in casa McLaren. Deciso
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Sebastian Vettel voto 6,5: dopo le due vittorie di Melbourne e Sakhir, Vettel incappa in una gara deludente. Riesce ad ottenere nel sabato la seconda pole position dell’anno, vera prova di forza in qualifica. Poi in partenza effettua una manovra abbastanza discutibile su Raikkonen, effettuando una chiusura eccessiva sul finlandese così come fece nella disastrosa partenza di Singapore nello scorso anno. Fortunatamente questa volta i due passano indenni alla prima curva, ma con la gara di Raikkonen compromessa con questa manovra. Allo stesso tempo, allontanando Raikkonen dalla seconda posizione forse rovina anche la sua di gara, perchè se il finlandese fosse rimasto alle spalle di Vettel,;gli avrebbe forse coperto le spalle nell’episodio dell’undercut subito da Bottas. Invece si trova a lottare poi solo con il finlandese della Mercedes, subendo anche a causa di una strategia discutibile del muretto,;il sorpasso perdendo così la leadership del gran premio.
Dopo la Safety Car, non riesce ad attaccare Bottas, subendo invece l’attacco di Ricciardo e successivamente anche di;Verstappen che lo colpisce in un tentativo azzardato, andando così a compromettere definitivamente la gara. Con l’auto danneggiata subisce il sorpasso di Hulkenberg e la successiva rimonta con sorpasso finale anche di Alonso. Dopo le due ottime prove in Australia e Bahrain, incappa in un mezzo passo falso deciso da un mix di errori, da parte del team,;da parte degli avversari e anche qualcosa per colpa sua. Colpo a vuoto
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Carlos Sainz voto 6,5: torna a punti lo spagnolo, dopo la prova deludente in Bahrain. Sicuramente in ripresa, ma comunque lontano dai suoi standard e soprattutto cosa più importante, lontano dal suo compagno di team. Sembra quasi che dopo il debutto stellare avuto nella prima gara in Renault lo scorso anno,;si sia adagiato portando sempre e solo il minimo indispensabile, inaccettabile per un pilota che ha dimostrato di valere molto di più. Anche perchè la macchina sta dimostrando un buon potenziale e potrebbe togliersi delle soddisfazioni. In ripresa
Kevin Magnussen voto 6,5:;a Shangai la Haas non ha replicato quanto di buono fatto vedere invece nelle prime due gare, dimostrando di essere in calo. Nelle prossime gare si vedrà se si tratta in un episodio oppure se la tendenza è questa. Ottiene comunque il massimo possibile, a differenza del suo compagno di squadra, nonostante questo gli sia stato davanti in qualifica. E poi ancora una volta i due sono protagonisti di un episodio controverso in gara,;con Magnussen che ha esplicitamente chiesto al team di sopravanzare Grosjean dopo appena 6 giri di gara,;in quanto aveva più ritmo, causando l’ira del francese. Compie poi una gara costantemente in zona punti, ottendendo così un punto che certamente non soddisfa il danese, specie dopo l’ottimo risultato ottenito in Bahrain. Certamente comunque una delle note positive di questo inizio di stagione, mostrando una costanza mai vista finora da parte sua. Sorpresa
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Esteban Ocon voto 6: buona prova per il giovane francese, con una Force India decisamente in ripresa, ma ancora una volta lontana parente di quella apprezzata lo scorso anno. Conclude a ridosso della zona punti, occupandola comunque per alcune parti di gara, accarezzando l’idea di marcare nuovamente punti dopo essersi sbloccato in Bahrain. Seppur dopo la deludente qualifica, precede il più esperto compagno di squadra dimostrando di meritarsi forse il grado di capitano all’interno del team indiano. Sufficiente
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Sergio Perez voto 6: anche per lui tutto sommato, una buona gara considerato il potenziale della vettura in attesa di tempi migliori. La cosa migliore la fa in qualifica portando la sua Force India in Q3, precedendo addirittura la Renault di Sainz e la Haas di Grosjean. Poi in gara non riesce a mantenere la posizione conquistata in qualifica e finisce a ridosso della zona punti, anche dietro al compagno di squadra. Prende lo stesso voto del compagno, nonostante gli sia finito dietro in gara, per la qualifica al di sopra delle aspettative,;andando così a pareggiare i conti con quanto fatto dal francese. Sufficiente numero 2
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Stoffel Vandoorne voto 5: Prova decisamente sottotono per il belga. Finisce lontano anni luce da Alonso,;facendo una gara costantemente nelle retrovie non dando mai la sensazione di poter rimontare e portare a casa il risultato. Non gli è certamente chiesto di precedere il suo più titolato compagno di squadra,;però quanto meno dovrebbe concludere a ridosso dello spagnolo, un pò come ha fatto nelle altre due gare. In calo
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Lance Stroll voto 5,5: la Williams è sempre costantemente sul fondo della classifica seppure leggermente meglio in questo week end. Stroll non è praticamente mai inquadrato, così come Sirotkin, se non nel caso di sorpassi subiti da piloti più veloci in rimonta. Vince comunque la sua sfida con Sirotkin e precede anche le due Sauber e la Toro Rosso di Gasly, ottenendo così la sua personale “vittoria”. Certamente deve fare di più e mettere in mostra le sue abilità messe in mostra a sprazzi in alcune gare dello scorso anno e invece sembra stia replicando l’inizio di stagione 2017. Recidivo
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Sergej Sirotkin voto 5: anche per lui vale lo stesso discorso di Stroll, con questa macchina non può sicuramente ottenere piazzamenti degni di nota, però deve iniziare a dimostrare di poter stare in F1. La qualifica è comunque buona,;riuscendosi a qualificare davanti a Stroll e precedendo oltre a lui le due Sauber e la Toro Rosso di Gasly. Piccoli segnali
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Marcus Ericsson voto 5,5: la Sauber torna nelle posizioni ormai note, dopo l’eccellente exploit di Ericsson in quel di Sakhir. Qualifica deludente che lo relega all’ultimo posto in griglia,;ma poi in gara riesce almeno a precedere sul traguardo ancora una volta Leclerc, vincendo il duello in famiglia. Il bilancio in queste tre gare è sicuramente a favore dello svedese, incredibilmente. Inaspettato
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Romain Grosjean voto 4,5: per la seconda gara consecutiva, non riesce a sfruttare la potenzialità dell’auto e incappa nuovamente in una prestazione deludente. La qualifica è senz’altro buona, poi in gara non riesce ad approfittare della buona posizione di partenza per issarsi nella zona punti,;cosa che invece riesce a Magnussen, più bravo a sfruttare il potenziale a disposizione. Poi nel finale di gara effettua un altro pit stop che lo fa sprofondare nelle retrovie con un risultato anonimo. Dopo l’ottima prova in Australia, terminata poi in maniera sfortunata sembra essersi spento. Deve assolutamente massimizzare il buon potenziale della vettura, così come sta facendo Magnussen,;perchè gli avversari da dietro spingono e stanno arrivando, rendendo così più difficile ottenere risultati degni di nota nel proseguo della stagione. Molto impreciso
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Pierre Gasly voto 4,5: prova negativa per il giovane della Toro Rosso. Certamente la vettura non si dimostra nuovamente ai livelli ammirati in Bahrain, ma il francese è autore di una prova decisamente sottotono. Già in qualifica si fa precedere da Hartley, uscendo già in Q1 partendo così dalle retrovie pregiudicando fin da subito la sua gara. Veleggia sempre nel fondo della classifica, alle spalle di Hartley. Tenta poi un attacco al compagno di team, che si rivela essere disastroso causando danni ad entrambi,;maggiormente a lui, in quanto costretto a sostituire l’ala anteriore. Gli viene comminata giustamente una penalità di 10 secondi per l’episodio, chiudendo in fondo alla classifica. Dalle stelle alle stalle
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Charles Leclerc voto 4,5: deludente, ancora una volta incappa in un errore. Questa volta in gara ha un testacoda che gli fa perdere del tempo, facendolo finire in fondo. Ancora una volta battuto da Ericsson, dopo un buon inizio in Australia, sembra essersi forse un po’ perso. Certo ha tutto il tempo e soprattutto il talento per cercare di invertire questa tendenza. Serve una svolta
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Brandon Hartley voto 5,5: più positivo del compagno di squadra, ma comunque ancora una volta insufficiente. In qualifica comunque lo precede, riuscendo ad approdare in Q2, e vista la potenzialità della macchina in questo week end è un buon risultato. Poi anche lui occupa costantemente la zona bassa della classifica, condividendo la gara con Gasly. Fino all’episodio avuto con il francese, che gli distrugge definitivamente la gara, facendolo sprofondare in ultima posizione. Si ritira poi, in previsione della prossima gara in cui potrà sostituire il cambio,;in quanto questa gara ormai non aveva ormai più nulla da dire per il neozelandese. Sfortunato