Si è conclusa la 40esima edizione del rally raid più duro e famoso del mondo. Sainz Dakar
Un’edizione che sarà annoverata tra le più dure da quando si corre in Sudamerica, la quale ha messo in difficoltà gli uomini che l’hanno vissuta, sotto tutti i punti di vista; le condizioni climatiche sono state le più disparate; freddo vento e pioggia si sono alternate con il caldo torrido tipico degli aridi deserti sudamericani. Moltissimi sono stati i ritiri o i problemi fisici e meccanici, anche tra i nomi illustri la selezione è stata feroce. Tutti questi elementi sono stati sicuramente il motivo di una corsa assolutamente imprevedibile, se non per le ultimissime tappe.
Sono stati accontentati anche i puristi che di certo non sopportano una Dakar con sistemi di orientamento tecnologici; ad esempio la gara delle moto è stata di fatto decisa dalla corretta interpretazione delle indicazioni, volutamente molto ambigue.
In definitiva arrivare al traguardo di questa Dakar è stato di per sè un grande successo, figuriamoci vincerla.
Arriviamo proprio ai vincitori delle categorie auto e moto, Sainz e Walkner. Entrambi forse non sono stati i più veloci in assoluto, ma hanno mostrato solidità granitica (Sainz è un 55enne!) e hanno saputo gestire la gara alla perfezione, sapendo alternare attacco e gestione nei momenti cruciali.
Sembra proprio questa la ricetta per la vittoria di una Dakar, alla quale si può aggiungere un pizzico di fortuna e affidabilità dei mezzi.
Per dovere di cronaca comunque vi raccontiamo questa 14esima tappa, nella quale Peugeot ha dato l’addio alla Dakar.
Vince De Villiers su Toyota, seguito da Peterhansel e Al-Attiyah, per Sainz ovviamente quella per Cordoba è stata una semplice passerella, conclusasi in 9a posizione.
La classifica generale finale vede Sainz, Al-Attiyah, De Villiers, Peterhansel e via via tutti gli altri.
Per le moto grande festa austriaca, grazie a Walkner (al suo quarto tentativo) in sella ad una KTM.
L’ultima tappa è stata vinta da Benavides, poi Price e Meo hanno completato il podio.
La generale dice quindi che si è imposto Walkner su Benavides, Price e Meo.