Abbiamo parlato con Jarno Trulli dell’errore di Kimi Antonelli a Monza e di quali sono le speranze che l’Italia ripone nel talento bolognese
“Andrea Kimi Antonelli va protetto, l’Italia non deve commettere errori nei suoi confronti” esordisce così l’ex pilota di F1 Jarno Trulli quando, ai microfoni di F1inGenerale, gli viene chiesto cosa ne pensa del giovane pilota italiano. Antonelli, infatti, ha rischiato di finire in un vortice di critiche dopo il suo esordio in F1 macchiato dall’incidente alla Parabolica di Monza.
Ciò nonostante, a meno di 24 ore dall’incidente avvenuto sul tracciato brianzolo, la Mercedes e Toto Wolff hanno annunciato l’ingaggio del talento italiano per la prossima stagione di F1. Così, il bolognese andrà ad affiancare George Russell e a sostituire Lewis Hamilton nella futura line up delle Frecce d’Argento.
Così, dopo l’incidente accorso ad Antonelli a Monza, noi di F1inGenerale abbiamo avuto modo di parlare con un veterano della F1 come Trulli del giovane italiano. “Può essere davvero il Sinner della F1, la speranza italiana di questo sport. Potrebbe avere lo stesso impatto che ha avuto proprio Sinner con il tennis in Italia” racconta Trulli.
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“Noi italiani possiamo finalmente avere un pilota della nostra nazione che guida una macchina competitiva anche se sarà strano vederlo contro una Ferrari. Ha già dimostrato tanto anche se in F1 non c’è stato ancora il suo tempo. Ora è ancora presto per parlare, ma le speranza sono davvero tante” prosegue ancora il vincitore della gara di Monaco nel lontano 2004.
“Noi comunque dobbiamo proteggerlo: dalla stampa, dalle critiche, da chi magari si aspetta tanto già troppo presto. Quello che è successo a Monza può succedere a chiunque, gli errori fanno parte del gioco e soprattutto di questo sport. Proteggiamolo come fa la stessa Mercedes“.
Poi ancora: “Ha sicuramente le spalle coperte perché Toto Wolff crede in lui e ha scommesso su di lui. Deve stare tranquillo e deve aspettare di iniziare la sua prossima stagione. Nelle categorie minori ha già fatto vedere che si merita quel sedile, ora avrà le sue possibilità per confermare ulteriormente di meritare questo sport” conclude poi l’ex pilota di Renault e Toyota.
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