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F1 | Perez e l’ultimatum ricevuto da Red Bull: i rumors nel paddock si intensificano

Stando alle ultime indiscrezioni, Sergio Perez potrebbe non aver ricevuto alcun ultimatum da parte di Red Bull in merito all’obbligo di concludere il mondiale al secondo posto, ma il suo sedile resterebbe comunque a forte rischio per il 2024.

Stando alle ultime indiscrezioni, Sergio Perez potrebbe non aver ricevuto alcun ultimatum da parte di Red Bull in merito all’obbligo di concludere il mondiale al secondo posto, ma il suo sedile resterebbe comunque a forte rischio in vista della prossima stagione. Il messicano ha mostrato segnali di ripresa ad Austin, terminando il gran premio in quarta posizione. Tuttavia, senza la squalifica, Hamilton avrebbe ancora una volta rosicchiato punti sul messicano.

Perez ultimatum Red Bull
Situazione Perez: Kravitz smentisce l’ultimatum ricevuto da Red Bull, ma… © Getty Images

Situazione Perez: Kravitz smentisce l’ultimatum ricevuto da Red Bull, ma…

“Si dice in giro che se Perez non riuscirà a conquistare il secondo posto nel mondiale Piloti – cosa che la Red Bull non ha mai fatto e che Christian Horner e Helmut Marko tengono in grande considerazione quest’anno – allora dovranno pensare seriamente se rimarrà il prossimo anno, o se avranno una vera e propria conversazione con Checo per capire se sarà effettivamente in grado di migliorare”, afferma Kravitz.

“Non sto dicendo che si tratti di un ultimatum, né che Perez abbia poche gare a disposizione fino alla fine della stagione per conquistare il secondo posto e assicurarsi il sedile per il 2024”.

”Quello che voglio dire è che Checo non si fa illusioni sull’importanza della seconda posizione. E se continuerà a ottenere risultati e ad accontentare i suoi fan, farà piacere anche alla Red Bull. È questo l’importante”.


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Dopo 3 weekend decisamente negativi, in cui è riuscito a collezionare solamente cinque punti, Perez può uscire da Austin con un moderato ottimismo, avendo terminato la gara al quarto posto domenica, estendendo il vantaggio su Hamilton a 42 punti. Tuttavia, anche in Texas Hamilton ha dimostrato decisamente di averne di più rispetto a Checo, subendo però una squalifica che pesa sulla sua classifica.

Nonostante i miglioramenti, il messicano è stato esortato a fare di più: “La P5 di Austin è solida, ma non è la P4 di un Carlos Sainz che con la Ferrari ha dimostrato di essere più lento della Red Bull di Max Verstappen”, ha aggiunto Kravitz.

Tra pochi giorni, il circus si sposterà in Messico, gran premio di casa per il nativo di Guadalajara. Quale migliore occasione quindi per uscire dalla crisi se non ricevendo il pieno supporto del proprio pubblico? Sarà sufficiente a ritrovare la forma perduta? Lo scopriremo già a partire dalle FP1.

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