“Solo elettriche? Non è nel migliore interesse del pianeta” Toyota dice no alla corsa alle vetture elettriche. E’ necessario lo sviluppo di altre soluzioni alternative.
Toyota nutre dei dubbi sulla corsa alla mobilità elettrica che sembra non arrestarsi ed anzi, negli ultimi tempi ha aumentato il passo. Seppur Toyota è stata una delle prime a catapultarsi in questo mondo tutto da scoprire, oggi sembra sempre più affievolito l’interesse al futuro elettrico. Queste tipologie di vetture sono una buona soluzione per ridurre le emissioni , ma anche Gill Pratt, Ceo Toyota Research Institute ha affermato che questa non è l’unica soluzione.
Le parole del CEO
“Le auto elettriche non sono un problema.Capisco che per molti siano la risposta giusta. Penso ad esempio che in Norvegia sia il tipo di auto perfetta. Ma altrove nel mondo, no. Le batterie agli ioni di litio non arrivano senza conseguenze. Si usano minerali rari, al contrario dei motori tradizionali. L’energia rinnovabile non è attiva in modo identico a seconda delle varie parti del mondo. Non è dunque corretto obbligare le persone a percorrere questa soluzione. Oggi non possiamo sapere con certezza se si tratta della scelta giusta. Penso sarebbe invece meglio applicare tutte le tecnologie disponibili per fare la differenza, e questo può essere vero anche con una ibrida plug-in, che ha comunque la batteria ma che non dà ansia da ricarica.
Ogni grammo di CO2 che emettiamo rimarrà con noi per centinaia di anni, non cambierà finché non scenderemo sotto il livello delle emissioni zero. Non abbiamo una sola soluzione: sarebbe giusto adattarci e evolverci a poco a poco. Il cambiamento climatico è un problema serio, non possiamo sederci e immaginare una soluzione da bacchetta magica. Non possiamo prevedere come andrà, sarebbe troppo facile a quel punto scegliere l’una o l’altra strada. Oggi non sappiamo quale tecnologia, a lungo termine, ci darà la chance di ridurre la CO2 nel modo più efficace“.
Sembra necessaria una ponderazione tra varie tipologie di vetture, in base alle condizioni dei paesi, e alle difficoltà che ciascuno di questi deve affrontare in un cambiamento così drastico.