Si è svolto domenica sul circuito cittadino di Baku il Gran Premio dell’Azerbaijan. Gara particolare come sempre che non ha regalato particolare spettacolo, ma molta intensità. Andiamo a vedere qualche dato interessante. Analisi gara GP Azerbaijan
Le medie per stint dei primi: Mercedes molto avanti con le soft, appena avanti con le medie.
Vediamo anzitutto le medie per ciascuno stint dei primi 5 classificati (per Leclerc non sono stati conteggiati gli ultimi 3 giri come terzo stint, in quanto utili solo per il giro veloce). Si vede subito come il duo Mercedes scavi un solco profondo nella prima parte di gara grazie ad un andamento molto migliore con le gomme soft. Dopo il pit stop la situazione tra i 3 top team a sorpresa va a livellarsi. Da notare anche un Verstappen molto competitivo con la sua Red Bull, che avrebbe potuto impensierire con tutta probabilità anche Sebastian Vettel nel finale di gara, se non ci fosse stata la VSC a raffreddargli animo e pneumatici. Analisi gara GP Azerbaijan
Mercedes comunque sempre un pelo avanti a Vettel, che seppur abbia guidato un intero Gran Premio a vista con le frecce d’argento non ha mai dato l’impressione di avere qualcosa in più per minacciare seriamente la leadership anglo-tedesca.
L’andamento del gap tra i primi 5: Verstappen, che ritmo la Red Bull!
Quanto affermato nel paragrafo precedente trova ancor maggior riscontro nella grafica sopra. Appare infatti evidente quanto le Mercedes guadagnino nel primo stint mettendo un solco di sicurezza con il resto del gruppo che hanno poi potuto amministrare nella seconda parte di gara.
Impossibile poi non notare come la linea arancione di Verstappen dopo il pit stop si avvicini inesorabilmente a quelle dei top 3.
Abbiamo fatto la media dei giri tra i rispettivi pit top e l’uso della VSC e il risultato è sorprendente:
Max Verstappen nella fase centrale della corsa ha infatti un passo di quasi mezzo secondo più veloce del vincitore Valtteri Bottas. Questo dà anche la dimensione di come Mercedes in questa fase stia facendo tutte le scelte giuste e riesca a massimizzare il suo vantaggio di fronte ad avversari che comunque non stanno a guardare.
Peccato poi che la VSC metta in crisi le gomme praticamente di tutti che a quel punto decidono di rimanere conservativi per il finale di gara. Ci sarebbe potuta essere una sfida a 4 per il podio davvero divertente!
Leclerc-Gasly: il confronto tra i due lunghissimi stint con le gomme medie
Si è fatto un gran parlare del fatto che la bontà della prestazione di Leclerc in realtà fosse molta scena ma che vedendo i tempi di Gasly sulla stessa strategia del monegasco, la prestazione Ferrari andasse ridimensionata. Siamo quindi andati a vedere il distacco tra i due ed i tempi.
Il risultato che ci appare in realtà è (almeno secondo chi scrive) di una situazione ragionevole: Leclerc usa molto le gomme nuove all’inizio della gara dovendo superare molti dei piloti migliori. Arriva infatti ad avere in 11 giri ben 26 secondi di vantaggio sul francese della Red Bull, il quale girava in una condizione di assoluto minor stress degli pneumatici. Da lì la situazione diventa abbastanza livellata per circa ulteriori 20 giri dove le prestazioni dei due piloti praticamente si equivalgono (si vede come la linea sia quasi orizzontale).
Leclerc sarà poi costretto al cambio gomme prima di Gasly (che si ritirerà prima di effettuarlo), è vero, ma è altrettanto vero che aveva usato le gomme per portarsi in testa alla corsa e per guadagnare il tempo di una sosta rispetto all’avversario. Traendo le medie dello stint, Leclerc ha avuto una media circa 4 decimi migliore rispetto a Gasly.
Sicuramente la Red Bull si è dimostrata più temibile di quanto ci si aspettasse sul tracciato Azero, questo comunque non va assolutamente negato.
Il Midfield: Bravi Perez e la McLaren
Il Midfield anche questa volta si dimostra abbastanza omogeneo, anche se più sgranato del solito. Da notare l’ottima gara di Sergio Perez che oltre alla fantastica partenza ha poi tenuto a bada le due McLaren prima di Norris e poi di Sainz. McLaren che sul tracciato ha fatto un’ottima gara. Sarà sicuramente una stagione altalenante e che dipenderà dai circuiti, ma fa piacere vedere una scuderia storica come la McLaren che ritrova pian piano il bandolo della matassa e si riaffaccia ai piani medio-alti della classifica.
Gli indici di performance
Concludiamo quindi con il nostro solito calcolo degli indici di performance. È Lewis Hamilton che ottiene il 100%, ma sopravanzando il vincitore e suo compagno di squadra di appena l’1.4% di prestazione. Vettel dimostra con l’87.5% di aver tenuto duro tutta la gara, contenendo il distacco da quelli davanti nonostante le difficoltà e resistendo sul rientro di Verstappen che porta a casa il quarto posto anche come indice, con l’83.4%.