Dopo la gara di Monza tra Vettel e Raikkonen sembra essere cambiato qualcosa. Analizziamo quelli che sono stati i comportamenti e le dichiarazioni che hanno caratterizzato il weekend italiano. Vettel Raikkonen
Vettel e Raikkonen. Una coppia di piloti invidiata da qualunque team. Non tanto perchè sono gli unici a far contare ben 5 mondiali in due, ma per la complicità e armonia che;ha sempre contaddistinto il rapporto tra il tedesco e il finlandese. Un legame forte basato sul perseguimento di un unico scopo comune: riportare i titoli alla rossa. Qualcosa che è sempre sembrato andare oltre il mero soddisfacimento personale, un obbiettivo fondato sulla grande passione che entrambi nutrono;per la leggenda Ferrari.
Normalmente, il rapporto tra compagni non è propriamente rosa e fiori: ogni altra coppia di piloti ha sempre visto come primo rivale;l’uomo con cui condividono il proprio garage, vedendolo come l’unico che realmente combatte ad armi pari, il solo che può metterli in ombra e danneggiare la propria reputazione. E sentimenti di invidia, rabbia, a volte odio, spesso non sono rimasti segreti.
Non bisogna sfogliare troppe pagine di storia per trovare esempi emblematici, ci si può accontentare anche solo con la Formula Uno moderna: dal;rapporto di amicizia di Hamilton e Rosberg, spaccato dalla forte rivalità che, nonostante gli anni siano trascorsi, permane tuttora anche fuori dalla pista, con Hamilton che non ha voluto Rosberg come intervistatore sul podio del GP della Germania; dalla relazione Ricciardo – Verstappen, amiconi all’apparenza ma acerrimi nemici in pista, con non poche manifestazioni di intolleranza reciproca, come il;disappunto espresso a gesti da parte di Ricciardo in seguito al ritiro provocato proprio dal compagno; alle asperità presenti anche nei team minori, Perez e Ocon in prima linea, con i forti scontri che hanno animato la passata stagione.
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Ma in questo contesto, Vettel e Raikkonen si sono sempre contraddistinti. I due, amici da anni, hanno continuato a coltivare la loro amicizia;anche da compagni: non solo non c’è mai stato quel desiderio ossessivo di voler prevalere sull’altro, ma i due hanno anche sempre nutrito rispetto reciproco,;coccolandosi nelle dichiarazioni e nelle piccole cose, e sopratutto aiutandosi nei momenti del bisogno.
Emblematico è stato il GP di Ungheria dello scorso anno, dove Vettel, in difficoltà con un problema allo sterzo, ha potuto contare sul proprio compagno per la difesa della vittoria, e il tedesco, sul podio, ha;espresso tutta la propria riconoscenza, cercando con una certa insistenza di prendere per mano l’amico Raikkonen. Un’altra storia rispetto agli aiuti “offerti” da Bottas ad Hamilton, basati solo su vincoli contrattuali.
E l’idillio tra i due è continuato anche nella attuale stagione, con Vettel che nel corso del GP d’Austria, nonostante la serrata lotta con Hamilton sui punti, ha serenamente lasciato la 2° posizione a Raikkonen, accontentandosi del 3° posto.
Da scudiero ad avversario
Ma qualcosa è parso cambiato tra i due. Forse nel GP meno aspettato, il rapporto è sembrato essersi incrinato. Nella casa della Ferrari, nel;tempio della velocità di Monza, i due sono sembrati più rivali che soci, spinti da desideri di successo prettamente egoistici. I primi indizi sono stati colti dal team radio di Vettel;dopo le qualifiche: nel momento della comunicazione della doppietta via radio, Vettel è sembrato più scontento di essere dietro al compagno che felice di essere davanti al proprio rivale Hamilton, con quella secca risposta “ok, dobbiamo parlare“.
E l’indomani, dopo un briefing;serale durate ore, i due sono parsi due estranei in pista: fin da subito, Raikkonen è sembrato intenzionato a non aiutare Vettel ad ottenere quei 25 punti, vitali per il campionato, sia con una staccata profonda in prima variante che con la frenata alla roggia che non ha propriamente agevolato la difesa di Vettel su Hamilton.
Viceversa, Vettel;è parso molto, troppo aggressivo sul compagno, come fosse consapevole che l’altra auto rossa in quel GP non stesse più rappresentando un alleato, ma;un terzo rivale per la vittoria, come ha dichiarato alla TV olandese Ziggo Sport.
Una rivalità che non ci vuole, che non fa bene alla;Ferrari in questa disperata rincorsa di un titolo che manca da troppo tempo.
È probabile che in Ferrari non abbiano più la possibilità di chiedere a Raikkonen quell’aiuto che fino a poco fa arrivava quasi spontaneamente, a causa dell’approdo ormai quasi certo di Leclerc nel 2019, che comporterà quindi una partenza di Raikkonen.
Jarno Trulli e Ivan Capelli sono sicuri: “Raikkonen ha tirato la staccata a Vettel, questo dimostra che non si parla la stessa lingua nel box Ferrari”. Se così fosse, e se l’equilibrio tra i due non dovesse ristabilizzarsi, la lotta per il campionato diventerebbe impari, visto l’uso che in Mercedes stanno facendo di Bottas, ormai totalmente asservito nel correre per il solo interesse del compagno Hamilton.
Tuttavia, la situazione potrebbe non essere quella che l’impressione ci suggerisce: secondo il noto giornalista Leo Turrini, il mancato appoggio da parte di Raikkonen è dovuto dalla sola difficoltà di;attuare ordini di scuderia nelle critiche fasi della partenza: “mi dispiace per chi non ci crede, ma allo start di un Gran Premio gli ordini di scuderia non esistono. Non sono mai esistiti, perché venti e passa ossessi partono a cannone sempre e comunque. Chi sostiene il contrario o non;sa (e ci sta) o è in;malafede (e non ci sta).”
Del resto lo stesso team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, ha confermato la tesi di Turrini: “gli ordini di squadra non si danno in partenza perché è inutile e anche pericoloso”.
Tutti i tifosi della rossa possono quindi;ben sperare che il rapporto tra i due sia rimasto integro e che si possa contare sull’aiuto, ormai necessario, che è sempre prontamente arrivato nel corso delle passate stagioni.
D’altronde, per avere conferme o smentite non dovremo aspettare molto: basterà analizzare i comportamenti e le dichiarazioni dei due nel corso del weekend di Singapore. E’ rimasto stabile il rapporto tra i due piloti?
Foto: Ferrari
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