La Haas si prepara per il Gran Premio di Azerbaijan, terzo appuntamento del mondiale con diversi dubbi alle spalle. Haas Baku
La Haas ha avuto un inizio di campionato leggermente sotto tono rispetto alle precedenti stagioni. Nonostante in qualifica entrambe le vetture hanno raggiunto più di una volta l’ultima sessione di qualifica Q3, in gara si sono ritrovate a faticare parecchio, andando a punti una sola volta con Kevin Magnussen in Australia.
Guenther Steiner
La domanda principale è il motivo per il quale la Haas non è riuscita a replicare i buoni risultati ottenuti in qualifica. Steiner cerca di dare una spiegazione a questo quesito: “Replicare il successo delle qualifiche in gara si è dimostrato difficile, almeno nelle ultime due gare. Abbiamo imparato molto nei due giorni di test dopo il Gran Premio del Bahrain. Non siamo riusciti a trovare soluzioni in tempo per gli eventi imminenti, perché è stato necessario sviluppare le varie soluzioni. Speriamo di superare il problema ed essere competitivi in gara come in qualifica”.
Kevin Magnussen
La Haas era andata molto forte in Australia, proprio lì Magnussen aveva ottenuto gli unici punti del team quindi c’è da chiedersi se anche in un circuito cittadino come Baku, la vettura americana potrà brillare: “Penso che siano due piste molto diverse. Baku è una pista a basso carico aerodinamico con lunghi rettilinei, curve lente e aderenza molto bassa. Sarà interessante vedere come andiamo là. Non prevedo che sarà il nostro circuito favorito, ma sono comunque ottimista che possiamo andare lì e lottare per i punti”.
Romain Grosjean
Un motivo principale del calo di prestazioni in gara da parte della Haas è dovuto forse alla finestra di utilizzo delle nuove gomme Pirelli “Questo è quello che stiamo cercando di scoprire. La finestra potrebbe essersi spostata, oppure il funzionamento dei pneumatici potrebbe essere leggermente diverso. Ovviamente il telaio è buono, altrimenti non saremmo così veloci nelle qualifiche. Dobbiamo capire un po’ di più le gomme, dov’è la finestra di utilizzo e come arrivarci. Questo è il prossimo compito per gli ingegneri”.