Dopo le tante polemiche avvenute alla fine del Gp Del Canada, la Formula 1 ritorna. Con il Gp di Francia, al Paul Ricard, i due piloti della Toro Rosso vogliono conquistare più punti possibili, e riscattarsi dopo aver preso solo un punto in Canada.
Daniil Kvyat Paul Ricard
Ecco le parole del pilota russo a qualche giorno del Gp di Francia: “Non vedo l’ora di mettermi per la prima volta al volante, sul circuito del Paul Ricard. Sento che le nostre performance potrebbero essere migliori rispetto a quelle dell’ultima gara in Canada. Rimanere in zona punti è stata una grande sfida, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Negli ultimi giri ho spinto al limite per superare la McLaren di Sainz, ho tirato fuori il massimo dalla macchina. Abbiamo raccolto un solo punto, ma rimane una grande iniezione di fiducia per tutta la squadra, a pochi giorni da una delle corse più impegnative in Europa.”
Ha proseguito parlando delle sue esperienze passate sul circuito francese: “Al Paul Ricard ho già corso molto tempo fa, nel 2011. Sono arrivato secondo in una gara e terzo nell’altra e penso che il layout fosse più o meno simile a quello che sarà utilizzato questo weekend. Dopo tutti questi anni non ricordo molto del circuito e poi una Formula Renault è diversa da una Formula 1. Naturalmente mi sono preparato al simulatore, ma ho voglia di scendere in pista venerdì e imparare il più velocemente possibile. E’ un tracciato veloce e, come in Canada, la velocità in rettilineo non sarà l’unica cosa importante, perché ci sono anche molte curve veloci e una sezione tecnica. Cercheremo di ottimizzare il nostro pacchetto e tirarne fuori il massimo dalla nostra vettura, proprio come abbiamo fatto nelle ultime gare”.
Presentazione GP Francia 2019 con Alex Albon
Alexander Albon Paul Ricard
Ecco cosa ha detto il rookie della toro rosso a qualche giorno dal Gp di Francia: “Non vedo l’ora di correre in Francia, perché mi sembra quasi di essere fermo da un mese, considerando che il mio GP del Canada è praticamente finito al primo giro. Non c’è molto da dire in merito, ma sono comunque contento di aver spuntato un’altra casella tra le esperienze da fare, in quanto non avevo mai corso a Montréal prima. Il circuito e la città mi sono piaciuti molto, quindi spero di poter vivere momenti migliori l’anno prossimo“.
Ha continuato a parlare del circuito francese: “Quella del Paul Ricard è una pista che conosco piuttosto bene, ci ho corso molte volte negli anni passati, è uno dei circuiti sul quale ho guidato di più perché è decisamente gettonato in molte categorie. Si tratta di una struttura moderna, con grandi vie di fuga e strisce colorate: sicuramente, il tipo che le ha dipinte è diventato matto! E con questo, ci lasciamo alle spalle i circuiti cittadini, quelli che amo di più. Penso che questa pista si adatti meglio alle caratteristiche della nostra vettura rispetto a Montréal. Il Paul Ricard ha delle cose in comune con Barcellona, dove siamo stati competitivi. Quindi, ci avviamo verso il weekend del GP di Francia con ottimismo. Adoro questa parte del mondo, speriamo solo che abbiano risolto il problema del traffico in entrata e in uscita dalla pista”.