Dopo i fatti del GP del Qatar, Lewis Hamilton non si è trovato d’accordo con i tanti commenti di preoccupazione dei collegi e degli addetti ai lavori.
Dopo i fatti del GP del Qatar, Lewis Hamilton non si è trovato d’accordo con i tanti commenti di preoccupazione dei collegi e degli addetti ai lavori. La gara del Losail, come ben sappiamo, ha messo a dura prova i piloti, tra chi ha vomitato e chi ha addirittura deciso di non concludere la corsa.
L’accaduto di due settimane fa ha un po’ scossò il mondo dei motori, tanto è che ci si è più volte domandato se valga la pena far scendere i piloti in pista quando ci sono condizioni dannose per la loro salute.
Lewis Hamilton, da sempre paladino della sicurezza dei piloti, questa volta ha fatto ben altri commenti, che hanno portato scompiglio sui social. “Come ben sapete non ho preso parte alla gara, quindi non ho sentito il dolore che hanno provato i piloti. Ma ho avuto esperienze simili, se non peggiori. In Malesia c’era molto più caldo e so cosa significa perdere quattro o più chili in gara e riuscire a malapena a stare in piedi dopo.”
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“Questo è uno sport estremo. Siamo pagati molto per quello che facciamo. Quando non mi sono sentito bene alla fine di qualche gara, sapevo che dovevo solo allenarmi più duramente.”
In conclusione, Hamilton ha voluto fare una digressione al passato, ricordando . “Ai tempi di Senna, andavi al di là del cordolo e finivi nell’erba, questo sport rischia di diventare troppo “morbido”’
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