Oggi passiamo agli aspetti tecnici della Gen2, la futuristica vettura 100% elettrica. La tecnica di una Formula E è radicalmente diversa da qualsiasi altra monoposto. Vediamone le componenti principali. Formula E | Guida
Parti standard – La batteria
Nella prima stagione di formula E tutta la vettura era interamente standard per tutti i team. Progressivamente, molti elementi sono stati “liberalizzati”. Con la Season 6 restano ancora uguali per tutti la batteria e altre componenti, come i freni e le gomme. La batteria è fornita da McLaren Applied Technologies. Formula E | Guida
È il cuore pulsante della vettura. Immagazzina l’energia necessaria per spingere la Gen2, un po’ come il serbatoio di una F1. I piloti dovranno schierarsi in pista con una carica di almeno il 97%. Questo significa che solo dopo qualche giro entrerà in funzione il sistema di recupero di energia dai freni, che porterà durante tutta la gara nuova “linfa” da immagazzinare nella batteria e impiegare. Ecco perché quest’ultima è davvero un “cuore pulsante”.
Percentuali troppo basse di carica influiscono sull’affidabilità della batteria, per questo è solo negli ultimi giri che si vedono i piloti “spremere” tutto ciò che rimane.
La batteria è in grado di sprigionare 54 kWh di energia, ma la FIA ha posto il limite massimo di utilizzo a 52 kWh.
La potenza massima della vettura sarà di 250 kW, livelli che si raggiungeranno solo con l’utilizzo combinato di fanboost (+25 kW) e hyperboost (+25 kW). La modalità “standard” in gara sarà con un tetto di 200 kW. Invece le qualifiche si disputeranno alla massima potenza, 250 kW. La velocità massima si esprime in 280 km/h, ma difficilmente questa sarà raggiunta nei circuiti cittadini.
Parti costruite dai team Formula E | Guida
Motore elettrico
È la parte che trasforma l’energia elettrica immagazzinata dalla batteria in energia cinetica (meccanica) per “scaricare” a terra la potenza della Gen2. Questa componente è prodotta dai costruttori, per queste ragioni non ci sono dati disponibili uguali per tutti. È presente anche un costruttore italiano, Magneti Marelli, che rifornisce la Mahindra.
La FIA ha di recente vietato una soluzione a “doppio motore”, che era stata adottata dalla Nissan.
Trasmissione
La trasmissione è davvero molto libera e differenziata. Quasi tutti i team hanno optato per la soluzione più semplice: una sola marcia. In questo modo il lavoro “classico” di impostare “la modalità di lavoro” del motore è affidato interamente all’inverter. Altri hanno optato invece per una trasmissione fino a 3 marce. Ne avevamo parlato approfonditamente già lo scorso anno qui.
Inverter
È la “centralina” che controlla il flusso di corrente e il motore elettrico e fa sì che questo lavori con la batteria per produrre la potenza richiesta. Converte la corrente diretta erogata dalla batteria in corrente alternata che serve per i motori e viceversa. Lavora in stretta connessione anche con il sistema di recupero dell’energia, nelle fasi di rilascio in cui è questo a produrla e a trasmetterla alla batteria.
Sistema di recupero dell’energia
Non è troppo diverso dal KERS che ormai quasi 11 anni fa faceva la sua breve comparsa in F1. Il sistema utilizza il lavoro cinetico dei freni per produrre energia e immagazzinarla nella batteria. La potenza massima dell’impianto rigenerativo è anch’essa di 250 kW.
Software
Sono la vera “chicca” della Formula E. Si tratta dei sistemi informatizzati di gestione che permettono a questo complesso sistema di funzionare “in armonia”. Secondo molti piloti e addetti ai lavori, il loro sviluppo, non subendo limiti, permette di impiegare più efficientemente le componenti, a tal punto che può essere davvero determinante per le prestazioni.
No traction control
La FIA ha introdotto una modifica in vista della Season 6: verranno effettuati rigidi controlli per vietare tutti i supporti elettronici alla guida, come il traction control, che peraltro era già vietato.
Gli pneumatici Formula E | Guida
Le gomme della Formula E rispondono a un concept radicalmente diverso da quello della Formula 1, molto più vicino alle esigenze della strada che della velocità pura. Ancora una volta, la F.E investe nella ricerca applicabile alla mobilità e anche all’ambiente. Infatti, le Michelin “Pilot Sport” hanno cerchi da 18”, con scanalature particolari che le rendono adatte a tutte le condizioni meteo (non ci sarà quindi bisogno di cambiare le gomme in caso di pioggia). Inoltre, i team avranno a disposizione un numero di treni molto limitato.
Salvo problemi tecnici (mai capitati finora) non sarà possibile sostituire le gomme durante la gara. Infine, elemento importante, a fine vita le gomme saranno riciclate.
A presto con il prossimo episodio della nostra Guida!
Formula E | Guida Season 6 Ep. 1: 10 buoni motivi per seguirla