F1 | Come la FIA risolverà il problema del caldo estremo nell’abitacolo nel 2024

Dopo i forti malori accusati da diversi piloti nel GP del Qatar a causa delle estreme temperature raggiunte all’interno dell’abitacolo, la FIA adotterà dei sistemi di refrigerazione in vista della stagione 2024.

L’edizione del GP del Qatar 2023 verrà ricordata probabilmente come la più debilitante di sempre per i piloti dal punto di vista fisico. Uno sforzo già decisamente impegnativo come quello di guidare dei mostri di potenza come una vettura di F1, misto a temperature che hanno sfiorato gli 80 gradi all’interno dell’abitacolo, hanno formato un mix letale per i piloti a Losail, con la FIA che ha preso subito provvedimenti per far sì che uno scenario simile non si ripeta in futuro.

FIA temperature Qatar 2024
Temperature estreme in Qatar: la soluzione della FIA in ottica 2024 © Autosport

Temperature estreme in Qatar: la soluzione della FIA in ottica 2024

Nell’ultima riunione della F1 Commission ad Abu Dhabi, si è deciso all’unanimità di approvare un sistema di refrigerazione da implementare nelle gare più calde in vista della prossima stagione. Tale soluzione consiste in un piccolo bocchettone che verrà collocato nel sottovettura per direzionare l’aria fredda all’interno dell’abitacolo.

Il nuovo sistema comporterà un aumento di peso di circa 2 Kg, con Nikolas Tombazis, direttore delle monoposto FIA, che ha fornito maggiori dettagli in merito: “Tale sistema aumenterà leggermente il peso delle vetture, che dovrà essere obbligatoriamente montato ed utilizzato esclusivamente per raffreddare il pilota”.

“Dobbiamo definire alcuni dettagli, ma vogliamo chiarire che non si tratta di qualcosa che potrà essere usato per qualsiasi tipo di vantaggio illecito. Ciò è solamente a scopo di raffreddamento, ed è obbligatorio”.

“Si potrebbe quindi mettere la zavorra nel sedile, ma sarebbe un po’ da idioti perché, come in Qatar, abbiamo visto i piloti commettere errori nell’ultima parte della gara. Penso che non sia chiaramente nell’interesse delle squadre ignorarlo”.


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Chiaramente, la federazione vuole evitare che le scuderie utilizzino tale zavorra per ridistribuirla sulla vettura in modo strategico ed ottenere dei vantaggi nel tempo sul giro. In realtà, la FIA avrebbe già dovuto implementare la soluzione descritta da Tombazis già quest’anno. Tuttavia, un team si sarebbe opposto per paura di possibili implicazioni dal punto di vista aerodinamico.

Infine, per quanto riguarda il design del bocchettone, Tombazis ha affermato: “Non immaginatevi uno snorkel. In realtà, si tratta di una fessura che credo possa essere inserita sotto il telaio. Il motivo per cui è stato contestato in passato è che si temeva che risucchiasse i boundary layers e che potesse essere usato per ottenere una sorta di vantaggio aerodinamico indiretto e tutto il resto”.

“La gente si era inventata varie ipotesi, un po’ paranoiche, su quale potesse essere il suo utilizzo.
“Ma in realtà, si tratta solo di consentire l’esistenza di questo scoop in una certa area e di dare delle dimensioni massime per esso”.

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