Kawasaki è pronta a tornare sul tetto del mondo nel Mondiale Superbike 2022. Questo grazie a una moto nuovamente competitiva e una coppia di piloti confermata e con tanta voglia di fare bene.
La Kawasaki è la grande delusa della Superbike 2021. La limitazione dei giri imposta al team della società giapponese è l’imputata numero uno per la sconfitta nella lotta mondiale dell’ultimo anno. La questione della limitazione dei giri della Kawasaki ZX-10RR ha tenuto banco per tutta la scorsa stagione. Secondo il team di Barcellona, infatti, la decisione è stato un colpo di coda della federazione. Tale soluzione era arrivata a pochi giorni dall’inizio della stagione 2021 e aveva scombussolato l’impostazione tecnica della moto. Infatti, come dice il regolamento in vigore da circa sette anni, il cambio rimane in regime di parco chiuso nel corso dell’intera stagione. La limitazione dei giri a 14. 600 al minuto, arrivata con il cambio già impostato per girare fino a oltre quindicimila giri, ha obbligato Rea e Lowes a correre con una moto spesso in regime sotto coppia.
Verosimilmente è stato proprio questo limite tecnico a non mettere Rea nella condizione di performare come fatto nelle stagioni precedenti. Ragionandoci, sorge quasi spontaneo il mettere in discussione il vero valore del Mondiale portato in casa Yamaha da Razgatlioglu. Tuttavia, ogni Mondiale è una storia a sé e solo nel corso di questa stagione si potrà davvero valutare se il limite inflitto lo scorso anno ha seriamente compromesso gli equilibri.
La Kawa del 2022
Gli obiettivi per la stagione prossima all’inizio sono due e sono molto chiari: tornare a primeggiare e riconsegnare lo scettro di Campione del Mondo a Jonathan Rea. Sicuramente Rea dovrà avere a che fare con un avversario ulteriormente cresciuto e che ha una moto pressoché invariata rispetto a quella dello scorso anno. Altrettanto sicuramente, però, Kawasaki disporrà di un mezzo ancora limitato in quanto a giri del motore, ma con tutto la parte meccanica adattata a questa limitazione. Questa “armonizzazione” della meccanica renderà sicuramente la guida molto più tranquilla, e dovremmo ritornare a vedere il Rea equilibrato e che perde il controllo della moto molto raramente.
Insieme al ritorno di Rea sul tetto del mondo, Kawasaki si aspetta nel 2022 il ritorno alla competitività di Alex Lowes. L’inglese, infatti, non ha mai brillato nelle due annate con la moto verde. Quest’anno, sperando nella massima ripresa dall’infortunio patito a Barcellona, la casa di Kobe ha un grande bisogno del suo secondo alfiere per essere seriamente competitiva nel costruttori.
Dunque, ricapitolando, la Kawasaki si aspetta di tornare ad alti livelli nel Mondiale Superbike 2022 grazie a una moto costruita per girare a 14600 giri. Lo farà con una coppia di piloti talentuosa, esperta e con una forte dose di cattiveria nel voler dimostrere il proprio livello. Ad oggi, è sicuramente impossibile prevedere chi è il primo costruttore in pista; questo costituisce il primo motivo per cui seguire il Mondiale Superbike 2022.
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