L’attesissimo weekend della 6 Ore di Monza, ritorno in grande stile del WEC nel Belpaese, è ormai nel pieno dell’azione. In occasione della gara abbiamo incontrato James Calado, nome di punta dell’equipaggio Ferrari, vecchia conoscenza della redazione e due volte vincitore alla 24 Ore di Le Mans. Quanto segue è solo la prima parte di una lunga intervista: continuate a seguirci per leggerla nella sua versione completa!
ferrari james calado
James, è la prima volta a Monza per una gara ufficiale WEC nella storia moderna del campionato. Come vi sentite alla vigilia di una tappa così importante per Ferrari?
Beh, cominciamo con il dire che, da inglese, rivedere la squadra dopo gli Europei non è stato facile! Essere parte di questo weekend per Ferrari è qualcosa di unico, specialmente avendo con noi i tifosi, seppur pochi. C’è una buona dose di pressione, ma anche di motivazione in più. Per quanto riguarda le prestazioni siamo fiduciosi, la nostra macchina si distingue sulle velocità di punta, cosa che a Monza è un grosso vantaggio.
A tal proposito, quest’anno la lotta in classe GTE-Pro è un duello fra Ferrari e Porsche. Quali sono le sensazioni in ottica titolo, tenendo in considerazione nello specifico i circuiti rimanenti (Monza, Le Mans, Bahrain)?
Devo dire che è quasi una sorpresa essere ancora in corsa. A Portimao siamo stati fortunati perché Porsche ha fatto molta più fatica di noi a gestire il blistering delle gomme. Nelle qualifiche spingono sempre molto al limite, soprattutto con Kevin Estre, quindi è difficile piazzarsi davanti a loro. Il loro race engineer Luca (Massé, ndr) è ritornato con noi, più che prevalere in qualifica puntiamo sulla strategia di gara. Monza ci è favorevole, a Le Mans il BoP è diverso ma ce la siamo sempre cavata, il Bahrain è sempre un terno al lotto ma ora come ora lì Porsche è avanti di un paio di decimi.
La situazione GTE nel motorsport al momento è piuttosto delicata. Aston Martin ha già abbandonato il WEC, l’IMSA ha optato per la nuova classe GTD Pro e l’attenzione dei costruttori, al momento, è tutta puntata sui programmi Hypercar e LMDh. Quale sarà il futuro di Ferrari Competizioni GT in questo nuovo corso?
Chiaramente, con l’annuncio dell’approdo di Ferrari in Hypercar il nuovo obiettivo è diventato la vittoria overall a Le Mans. La fine delle GTE è davvero un grosso peccato, francamente è sempre stata una classe ricca di azione e alla mia prima vittoria a Le Mans c’erano 17 vetture Pro in griglia. Adesso dal lato GT Ferrari concentrerà le proprie energie sui team clienti nei campionati GT3. L’impegno è comunque consistente con campionati di alto livello come il GT World Challenge e il DTM. Per quanto mi riguarda, a questo punto della mia carriera, voglio arrivare in classe Hypercar.
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