La 24 Ore di Le Mans virtuale ha preso il via da pochissime ore, ed è già ricca di colpi di scena. In testa alla gara fino a uno sfortunato problema di connessione dopo la seconda ora, il factory driver Kelvin Van Der Linde (Intercontinental GT Challenge, GT World Challenge, ADAC GT Masters) ci racconta in tempo reale la sua esperienza. Le mans van der linde
Kelvin, è quasi superfluo commentare le prime tre ore di gara. Uno stint eccellente, purtroppo rovinato da un problema tecnico. Sai dirci di più?
Abbiamo fatto un’ottima partenza, mantenendo il passo e gestendo carburante e posizione. Mi trovavo molto a mio agio, mi ero guadagnato un vantaggio di sei o sette secondi rispetto a Max [Verstappen]. Ci eravamo già sfidati in un altro campionato virtuale, quindi c’era una certa tensione. Lui poi ha commesso un errore e ho preso fiato. Stavo iniziando l’ultima parte del mio stint quando la connessione ha ceduto, in Germania [Van Der Linde corre da Kempten, ndr] abbiamo qualche problema con internet. Nelle gare reali abbiamo problemi tecnici, nelle gare virtuali invece succede questo. In ogni caso manteniamo un passo gara veramente positivo, e tutto può succedere in 24 ore. Chiaramente sono dispiaciuto, senza problemi avremmo potuto mantenere la testa, ma possiamo ancora aspirare alla top 10 o top 5.
Hai già corso in parecchi eventi virtuali, ma cosa c’è di diverso nella preparazione e nel setup di una gara di questa portata?
Innanzitutto, è qualcosa di molto più serio! Non ricordo di aver mai guardato i dati delle telemetrie per altre gare virtuali, in questo caso abbiamo fatto moltissime riunioni con il resto del team. Sostanzialmente, abbiamo fatto quello che facciamo sempre nelle gare reali. Questo ha aggiunto un po’ di pressione, anche perché la maggior parte di noi non usa rFactor 2, abbiamo dovuto imparare con molta pratica. Se dovessi fare una stima, direi che nelle ultime due settimane ci siamo esercitati per 120 ore. Proprio per questo quando le cose vanno male ti si spezza il cuore, ma può succedere.
Negli scorsi mesi ho intervistato molti dei tuoi colleghi chiedendo un loro parere sul sim racing, e la stragrande maggioranza di loro sostiene di sentire molta più pressione in queste gare che in pista. Confermi anche tu?