WEC | Zak Brown apre alla possibilità per McLaren di tornare nell’Endurance e a Le Mans, ma solo con una LMDh

Negli ultimi mesi si sono susseguiti gli annunci di Audi e Porsche, che correranno nel WEC e in IMSA con una LMDh, di Acura che proseguirà in IMSA dal 2023 in LMDh e infine di Ferrari, che ha annunciato uno storico ritorno per la vittoria assoluta in classe LMH nel 2023.
La classe Hypercar, che nel WEC riunirà i regolamenti LMDh e LMH ha quindi raggiunto i 7 costruttori confermati almeno per la 24 ore di Le Mans 2023 (Toyota, Glickenhaus, Peugeot, Ferrari, Porshe, Acura, Audi), ma sono molti di più i costruttori che erano presenti ai tavoli e che potrebbero lavorare a un programma lontano dai riflettori.
Tra essi senza dubbio McLaren, che ha contribuito dal 2018 ai tavoli tecnici, ma che recentemente si è trovata in gravi difficoltà finanziarie complicando e forse impedendo la possibilità di tornare nell’endurance e completare la tripletta di partecipazioni dopo F1 e IndyCar.
Zak Brown, CEO di McLaren e co-proprietario del team United Autosports, che nel 2020 ha vinto… tutto in LMP2, ha però recentemente riaffermato in un intervista a Motor Sport Magazine che in McLaren si continua a studiare un programma
“È in fase di revisione ed lo è stato per un po’ di tempo. “È qualcosa che ci piacerebbe fare. Le Mans e l’endurance hanno un senso per il nostro marchio, abbiamo avuto successo lì prima e agli azionisti piace quella forma di motorsport”.
Le difficoltà finanziarie spingono verso l’opzione LMDh
McLaren ha vinto una sola Le Mans, la storica edizione del 1995 con la McLaren F1 GTR, vincitrice peraltro nei campionati BPR dell’epoca, ma il ritorno a Le Mans non sarà con una Le Mans Hypercar fatta totalmente in casa.
Durante i tavoli tecnici del 2018/19 questa era certamente l’idea, e pare che anche l’erede della P1 fosse stata pensata sotto quest’ottica. McLaren assieme a Aston, Ferrari e Porsche aveva fatto pressione sull’ACO per introdurre auto derivate dalla serie nel regolamento, opzione che però finora non ha trovato successo tra i costruttori che hanno optato per la classe LMH.
Tuttavia la crisi economica/finanziaria della McLaren ha imposto anche un grosso taglio di personale, e molti degli ingegneri che avrebbero potuto lavorare al programma LMH sono stati licenziati. L’unica soluzione per l’ingresso nel WEC possibile è quindi la classe LMDh.
mclaren le mans LMDh
“Se dovessimo farlo [il programma WEC], entreremo in classe LMDh. Possiamo fare solo un programma LMDh perchè la classe LMH non ha dei costi controllati.”
La classe LMDh, derivata dai regolamenti DPi IMSA, sarà costituita da prototipi costruiti sui 4 telai LMP2 di prossima generazione costruiti da Ligier, Dallara, Multimatic e Oreca.
I costruttori sono autorizzati a costruire su questi chassis una loro carrozzeria che rappresenti il marchio, e devono fornire il loro motore termico. Il sistema Ibrido e il cambio sono standard e costruiti da XTrac, Williams e Bosch. Il peso è di 1030 kg e la potenza di 680 cv, come le LMH. Le prestazioni saranno controllate dal BoP, su cui Brown ha espresso qualche preoccupazione.