Inthraphuvasak vince la Sprint Race di F3 in Ungheria, ma la scena è tutta per un superlativo Ugo Ugochukwu che rimonta fino alla P2: sintesi e risultati della gara.
L’Hungaroring è noto per essere un tracciato in cui sorpassare è piuttosto complesso. Il layout della pista ungherese sembra però adattarsi al meglio alle nuove vetture di F3 che hanno dato vita a una gara con tanti cambi di posizione e numerosi colpi di scena praticamente dall’inizio alla fine. Tasanapol Inthraphuvasak (Campos) è riuscito a tagliare il traguardo davanti a tutti dopo essere scattato dalla pole, ma la sua vittoria si è rivelata tutt’altro che semplice. Seguono la sintesi e i risultati della Sprint Race di F3 in Ungheria.

Sintesi
Al via, il thailandese mantiene la vetta davanti ad Hedley (AIX) e Wharton (ART), mentre è ottimo invece lo scatto di Badoer (Prema) alle loro spalle, con l’alfiere della Prema che si prende la quarta piazza superando Giusti (MP). Bella partenza anche per Boya (Campos) che guadagna ben tre posizioni salendo dalla P11 alla P8. Inthraphuvasak fatica però a mantenere la leadership al primo giro, con Hedley e Wharton che lo insidiano nello snake che compone il secondo settore.
Al primo giro, è però già tempo di Safety Car: è duello tra Ugochukwu (Prema) e Giusti, con l’americano che ci prova all’esterno alla terzultima curva. La ruota anteriore sinistra della vettura del team MP tocca la posteriore destra di quella marchiata Prema. Ad avere la peggio è il francese che danneggia il braccetto dello sterzo e non può fare altro che fermarsi a bordo pista e ritirarsi.
Sempre nella tornata iniziale, vengono a contatto anche van Hoepen (ART) e Domingues (VAR) alla chicane. Entrambi sono costretti a rientrare ai box per sostituire alcuni pezzi delle rispettive vetture. La gara dei due può proseguire, ma sono in fondo al gruppo.
Dopo tre giri la Safety Car imbocca nuovamente la pit lane. Ugochukwu può proseguire il suo show. Scavalca subito Wurz (Trident) con un bel sorpasso alla prima staccata. L’americano è scatenato e alla fine del quinto giro passa anche Badoer alla penultima curva, un punto dove compiere manovra di sorpasso è praticamente impossibile. All’inizio del settimo, la nuova vittima di Ugochukwu si chiama James Wharton. Il pilota junior della McLaren sfrutta scia e DRS sul rettilineo principale per passare anche l’australiano e salire provvisoriamente sul podio.
Il leader del campionato, Rafael Camara (Trident), è impegnato a centrogruppo in un duello per la P12 con Brad Benavides. L’alfiere della AIX ci prova all’esterno alla chicane, ma la manovra risulta piuttosto ardita. Benavides deve così tagliare la chicane e restituire la posizione al brasiliano. In ogni caso, l’americano si ritirerà nel corso del giro 14.
Nella fase centrale della gara, il leader del campionato sale in cattedra. All’inizio del giro 11, scavalca Taponen (Trident) per salire in P11 grazie a una staccata piuttosto profonda alla prima curva. In contemporanea Leon (Prema), supera Xie (Hitech) con una manovra piuttosto simile e si porta in P9. Nella tornata seguente, tocca a Camara passa Xie e l’alfiere della Trident entra così in zona punti.
Al vertice, prosegue la rimonta di un prorompente Ugochukwu, il quale infila anche Hedley e si porta addirittura in P2. Ma l’americano è tutt’altro che sazio e ricuce anche il gap con il leader della corsa, Inthraphuvasak, che nel frattempo aveva guadagnato qualche secondo sui suoi avversari.
Alle loro spalle, la lotta per il gradino più basso del podio è più accesa che mai. Dal momentaneo detentore, James Hedley, fino al decimo posto occupato da Camara, otto monoposto sono tutte una dietro l’altra. Il primo a rompere gli indugi è però Charlie Wurz che, al giro 15, supera Wharton e si porta in P4 ai piedi del podio.
Quasi in contemporanea, Boya passa Nael (VAR) con una grande mossa all’esterno di curva 2. Anche Leon vuole approfittare della situazione e attacca il francese. I due arrivano affiancati all’ingresso della veloce curva 4 e il contatto è praticamente inevitabile. L’incidente costringe entrambi a parcheggiare le rispettivamente monoposto e a ritirarsi.
A 4 giri dal termine, esce così nuovamente la Safety Car. Ringrazia soprattutto Inthraphuvasak, in quanto Ugochukwu gli si era portato nei tubi di scarico e il sorpasso sembrava ormai solo una questione di tempo. A godere della situazione è però anche Camara che si trovava subito alle spalle di Nael e Leon. Il brasiliano guadagna così due piazze e sale in P8.
La Safety Car rienta ai box quando resta un unico giro da compiere, non sufficiente a Ugochuwku per avere la meglio su Inthraphuvasak. Il thailandese taglia così il traguardo per primo e conquista la seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta nella Sprint di Silverstone. Alle loro spalle, invece, Wurz scavalca Hedley e si prende il gradino più basso del podio.
Brando Badoer è il migliore degli italiani. Il figlio d’arte taglia il traguardo in sesta piazza e ottiene così il suo miglior risultato stagionale. Seguono Boya e Camara, i quali partiranno appaiati in prima fila nella Feature Race di domani. La gara potrebbe già laureare campione Rafael Camara con un round di anticipo. Il pilota junior Ferrari scatterà dalla pole e gli sarà sufficiente tagliare il traguardo davanti a tutti per andare a Monza con il titolo già matematicamente in tasca.
F3 – GP Ungheria – Risultati Sprint Race


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[Credit immagine di copertina: SoyMotor]
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