F1 | Analisi tecnica: che problema ha avuto il motore di Leclerc in Spagna?

Durante l’ultima gara in Spagna, un problema al motore ha fermato Leclerc mentre era saldamente al comando. L’analisi condotta da  Ferrari ha evidenziato la rottura, senza possibilità di riparazione, del turbo e del MGU-H. Vediamo in questo articolo delle possibili cause di quanto accaduto alla F1-75 del pilota monegasco.

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Ricostruzione grafica del turbo-compressore Ferrari – Credits: Chrono GP Youtube

La diversa configurazione del turbo Ferrari

La squadra di Maranello è l’unico motorista in griglia ad utilizzare una configurazione “tradizionale” del turbo-compressore. In questo schema turbina e compressore sono mantenuti vicini e questo permette di avere un vantaggio in termini di ingombri, di posizionamento della power unit e dunque di gestione dei pesi. Tuttavia gli altri motoristi utilizzano una configurazione split-turbo che allontana il compressore dalla turbina, posizionandolo all’estremità opposto del MGU-H. Questa soluzione, introdotta in F1 da Mercedes, ha essenzialmente un grande vantaggio ovvero quello di “separare” le temperature. Infatti il turbo-compressore è composto da un lato “caldo”, dove riceve i gas di scarico ad alta temperatura, ed un lato “freddo”, dove invece viene compressa l’aria da immettere nel motore. Il turbo splittato permette dunque di allontanare queste due zone permettendo al compressore di lavorare in maniera più efficiente e senza essere sottoposto alle elevate temperature dei gas di combustione.

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Turbo-compressore in configurazione “tradizionale” – Credits: F1 Youtube
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Turbo-compressore in configurazione “split-turbo”. Il compressore è separato dalla turbina e posizionato all’estremità opposta del MGU-H – Credits: F1 Youtube

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Il problema al motore in Spagna

Un fattore da tenere sicuramente in considerazione è l’elevata temperatura registrata nello scorso weekend a Barcellona dove l’asfalto ha raggiunto i 50°. Il caldo aggiunge una componente non trascurabile allo sforzo a cui sono sottoposte le vetture e questo può avere ripercussioni sull’affidabilità. Inoltre è importante ricordare che il turbo-compressore lavora a regimi di circa 125000 giri al minuto e dunque è soggetto ad elevati sforzi. Considerando tutti questi elementi e, come spiegato in precedenza, la configurazione utilizzata da Ferrari per il turbo, è plausibile che si sia verificato un surriscaldamento del compressore. Questo evento ha portato quindi alla rottura di tutto il sistema turbo/MGU-H ed al conseguente ritiro per Charles Leclerc.

La fiducia Ferrari

Nonostante la delusione maturata per il risultato, l’indagine condotta da Ferrari ha escluso che la causa del problema al motore di Leclerc in Spagna sia stata una errata progettazione del componente. Questo è sicuramente un segnale positivo per il team in quanto la rottura è derivata da un insieme di cause straordinarie. La nostra ipotesi è che possa trattarsi di un pezzo leggermente difettoso. Nonostante tutte le componenti di questo tipo vengano controllate al microscopio, è possibile che qualche piccola impurità del materiale possa essere sfuggita. Ricordiamo infatti che le componenti di una monoposto di F1 sono progettate in modo estremo e per durare un determinato numero di chilometri e dunque anche il minimo dettaglio può fare la differenza.

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