Le prime due sessioni di Prove Libere del GP di Spagna hanno risollevato il morale in casa Mercedes, con Lewis Hamilton che ha conquistato un sorprendente terzo posto nel pomeriggio.
La Mercedes si è mostrata costante e in netto miglioramento durante le Prove Libere del GP di Spagna, con Lewis Hamilton che si è mantenuto sempre nella top ten.
L’inglese, durante le FP1, si è piazzato in sesta posizione; mentre, nelle FP2, ha conquistato un sorprendente terzo posto.
Benché si stato dietro il compagno di squadra in entrambe le sessioni, Hamilton si è detto soddisfatto dei dati raccolti e dei progressi effettuati in giornata.
A Barcellona, infatti, Mercedes sembra aver attenuato il problema di porpoising che li sta colpendo questa stagione.
Nel pomeriggio, il team ha poi apportato e sperimentato delle modifiche all’assetto della W13 per massimizzare la performance della monoposto.
“Sono molto soddisfatto dei progressi compiuti e ringrazio il team della fabbrica per il duro lavoro svolto, per aver rifiutato di arrendersi e per aver continuato a spingere”, ha commentato Lewis Hamilton al termine delle prime due sessioni di Prove Libere.
Una giornata positiva però, a detta del pilota, non significa che Mercedes sia nuovamente competitiva, tanto quanto Ferrari e Red Bull.
“Non siamo ancora i più veloci, ma credo che siamo sulla buona strada. È la prima volta che percorriamo il rettilineo senza rimbalzi; ne abbiamo ancora, ma è molto meglio. Stiamo iniziando a sfruttare il potenziale della vettura.
Rimane dura là fuori, ma la vettura è molto più bella da guidare rispetto al passato. Abbiamo apportato alcuni aggiornamenti e ora dobbiamo metterli a punto”.
Le informazioni raccolte oggi sembrano quindi rassicurare Lewis Hamilton, che appare estremamente fiducioso.
“Abbiamo molti dati da analizzare per posizionare la vettura nel miglior posto possibile, e credo che potremo migliorarla ulteriormente per domani, sperando di poter raggiungere i piloti davanti a noi.
Il degrado sarà fondamentale, con questi pneumatici non si può attaccare, attaccare, attaccare: richiedono una gestione molto attenta a queste temperature” ha così concluso l’inglese.
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