10 team, 20 piloti e 23 gare da disputarsi in 21 Paesi di 5 diversi continenti: l’attesissimo mondiale 2022 è finalmente alle porte. F1 piloti calendario 2022.

La nuova era della Formula 1 ha inizio! Il 2022 sarà infatti la stagione del ritorno del fondo sagomato, abolito nel 1982, che renderà il principio dell’effetto suolo ancora più importante rispetto al passato. C’è grande attesa di capire se il nuovo regolamento rimescolerà i valori in campo fra i tempi. Nel frattempo presentiamo i 20 protagonisti che infiammeranno le 23 gare in calendario. F1 piloti calendario 2022.
Piloti, team e power unit F1 piloti calendario 2022.
Dopo la rivoluzione avvenuta nella passata stagione, il 2022 è un anno di conferme sul fronte piloti. Ben 6 scuderie hanno infatti confermato entrambi i propri alfieri. Tra queste c’è la Red Bull del campione del mondo in carica Max Verstappen, che ha appena firmato un ricchissimo rinnovo fino al 2028, e che nella sua nuova caccia al titolo sarà affiancato ancora da Sergio Perez. F1 piloti calendario 2022.
Anche in Ferrari è naturalmente confermatissima la coppia formata da Charles Leclerc e Carlos Sainz. Per la Scuderia il 2021 è stato l’anno della ripartenza, dopo che la stagione 2020 si è rivelata la peggiore dal 1980. Le ottime prestazioni dei due al primo anno di convivenza nel box hanno infatti contribuito a riportare il Cavallino al terzo posto nei costruttori.
Ora però è il momento della verità sia per i due piloti che per tutta la squadra capitanata da Mattia Binotto. Nel 2022 la Ferrari deve tornare a lottare per il vertice e quanto meno tornare a vincere delle gare dopo due stagioni complete a bocca asciutta.
Tra le scuderie che non hanno adottato variazioni alla propria line-up c’è anche McLaren con Lando Norris, anche lui fresco di rinnovo fino al 2025, e Daniel Ricciardo chiamato a riscattare un 2021 un po’ al di sotto delle aspettative: la vittoria di Monza ha rappresentato praticamente l’unico lampo della stagione.
Sarà un anno fondamentale anche per i due piloti dell’AlphaTauri. Pierre Gasly è al quinto anno consecutivo con la scuderia di Faenza, nella quale si è guadagnato i grandi di capitano a suon di grandi prestazioni. Per lui sarà probabilmente l’ultima chance per riuscire a strappare un sedile in Red Bull nel 2023. Yuki Tsunoda è chiamato a dare una maggiore continuità di risultati dopo un anno di debutto costellato più da bassi che da alti.
Per quanto concerne Alpine ed Aston Martin ci saranno ancora gli esperti e pluricampioni del mondo Fernando Alonso e Sebastian Vettel affiancati ai più giovani Esteban Ocon e Lance Stroll.
Passando invece ai team in cui si vedranno dei volti nuovi al volante, la novità più importante è senza dubbio rappresentata dal passaggio di George Russell in Mercedes. Il giovane pilota inglese, da tempo di proprietà della Stella a 3 punte, è stato prestato per tre anni alla Williams dove, nonostante una vettura tutt’altro che competitiva, ha potuto dare un saggio del suo talento in più di un’occasione. Ora avrà dunque la grande occasione di confrontarsi con uno dei più grandi della storia, Lewis Hamilton, nel team che da 8 anni consecutivi fa suo il mondiale costruttori.
A cedergli il sedile è stato Valtteri Bottas, passato in Alfa Romeo con un contratto pluriennale. La scuderia svizzera è l’unica con una line-up completamente nuova. Ad affiancare il finlandese sarà Guanyu Zhou, terzo nell’ultimo campionato di Formula 2 e primo pilota cinese nella storia ad approdare nella categoria regina.
A prendere il posto di Russell in Williams ci sarà Alexander Albon. Il pilota anglo-thailandese ritorna così tra i titolari dopo un anno trascorso da terzo pilota Red Bull, e sarà affiancato dal confermato Nicholas Latifi.
La Haas apparteneva inizialmente alle scuderie che si presentavano nella nuova stagione con gli stessi piloti del 2021. La guerra tra Russia e Ucraina ha poi costretto il team a modificare i piani iniziali, con la separazione da Nikita Mazepin e dal main sponsor russo. Il suo posto è stato preso da Kevin Magnussen, che fa così ritorno dopo una sola stagione nel team americano. Per Mick Schumacher dunque una bella occasione di confrontarsi con un pilota esperto e veloce come il danese.
Passando alle power unit, saranno le solite 4 protagoniste dall’inizio dell’era turbo-ibrida. La Mercedes la fa da padrona. Oltre al team ufficiale, altre 3 scuderie monteranno la power unit realizzata a Brixworth: McLaren, Aston Martin e Williams. La Ferrari fornirà Alfa Romeo e Haas mentre l’Alpine è l’unica scuderia che monterà l’unità propulsiva realizzata dalla Renault.
La novità è rappresentata dall’uscita della Honda e dall’ingresso della Red Bull come motorista. Di fatto le power unit sono ancora realizzate dal colosso giapponese che, dopo l’annuncio del ritiro a fine 2021, ha modificato i propri piani e continuerà a fornire e supportare Red Bull e AlphaTauri fino al 2025. La nuova divisione motoristica di Milton Keynes, denominata Red Bull Powertrains, sarà attiva da maggio/giugno di quest’anno.

Calendario 2022
In questa stagione andrà in scena il mondiale più lungo della storia: sono ben 23 le gare che compongono il calendario. Già nel 2021 in realtà si sarebbe dovuti arrivare a questo numero, ma dopo alcune defezioni dovute al Covid-19 il numero di weekend si è poi ridotto a 22. Quest’anno invece si spera che tutto possa filare liscio.
Si inizierà con due weekend consecutivi nel Medio Oriente, Bahrain e Arabia Saudita, per poi terminare ancora in Medio Oriente con Abu Dhabi, ormai classico finale di stagione da più di qualche anno.
Nel volgere di 9 mesi si toccheranno 21 Stati differenti, ma una di queste è ancora ignoto perché si attendono notizie;in merito al circuito che sostituirà il GP Russia, saltato per motivi ben noti. I favoriti sarebbero il Qatar o una seconda gara in Bahrain da corrersi sul circuito esterno già visto nel 2020,;ma si fanno i nomi anche della Malesia e di Jerez de la Frontera. Per quanto riguarda gli ultimi due si tratterebbe di un ritorno: il circuito di Sepang manca dal calendario dal 2017, quello spagnolo addirittura dal 1997.
In due Paesi il circus farà tappa due volte. Uno di questi è proprio l’Italia con le gare di Imola e Monza. Il circuito Enzo e Dino Ferrari è rientrato in gioco nel 2020, dopo 14 anni, in sostituzione delle gare cancellate a causa del Covid, ma da quest’anno sarà tappa fissa avendo firmato un contratto fino al 2025.
L’altra nazione ad ospitare 2 gare saranno gli Stati Uniti. Ad Austin si è infatti aggiunto il circuito cittadino di Miami che, dopo diversi tentativi,;finalmente vedrà realizzato il sogno di portare le vetture più veloci del mondo in Florida.
Il mondiale 2022 vedrà il ritorno di gran premi e circuiti molto apprezzati da piloti e fan ma che negli ultimi due anni sono saltati a causa della pandemia come Australia, Canada, Giappone e Singapore. I piloti potranno finalmente saggiare il nuovo circuito di Melbourne, modificato e reso più veloce rispetto al passato per favorire i sorpassi.
Sono previste ben due triplette, la prima costituita dai GP di Belgio, Olanda e Italia, la seconda formata dalla gara ancora da annunciare seguita da Singapore e Giappone. Ci saranno poi 4 gare in notturna da disputarsi sotto le luci artificiali: Singapore e le tre nel Golfo Persico. I weekend di Imola, Austria e Brasile saranno poi caratterizzati dalla presenza della gara sprint del sabato.
Il calendario torna ad assumere una fisionomia simile a quella precedente al periodo Covid. Le gare europee sono concentrate in estate, nella fase centrale della stagione. I cambiamenti riguardano il GP di Silverstone, anticipato ad inizio luglio e quello di Francia invece posticipato a fine luglio. Successivamente vi sarà, come detto, il ritorno dopo due anni della trasferta in Estremo Oriente, seguita da quella americana, prima del gran finale di Abu Dhabi il 20 novembre.

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