La Ferrari si appresta ad affrontare il GP del Qatar reso più difficile dal limite di 25 giri per set di gomme: ecco le possibili strategie per la gara
Questo penultimo appuntamento del calendario di Formula 1 2025 si appresta ad essere molto difficile. Oltre che per le temperature, che nel bel mezzo del deserto toccano sempre picchi estremi, per il Gran Premio è stato imposto il limite massimo di 25 giri per ogni set di gomma. Questo, ovviamente, va a scombinare tutte le carte degli ingegneri che dovranno ripianificare tutte le strategie: la Ferrari, presenta così i possibili scenari per il Qatar.

Una gara provante
Quello di Lusail, è sicuramente uno degli appuntamenti più difficili di tutto il calendario. Temperature altissime, in un circuito che mette a dura prova i piloti: tutte curve da percorrere una dopo l’altra ad altissima velocità, e che esercitano sul collo del pilota forze G davvero incredibili. Nell’edizione 2023, infatti, molti si sono sentiti male una volta scesi dalle monoposto.
Oltre che per il pilota, il circuito del Qatar è provante anche per le monoposto, e soprattutto per gli pneumatici. Infatti, sempre due anni fa, Pirelli aveva notato importanti “Danni” alle gomme dopo i turni di prove libere, probabilmente dovuti alla struttura piramidale dei cordoli. Ma nonostante la loro sostituzione, anche analizzando i compound 2024, la casa produttrice ha notato gli stessi problemi, inserendo così il limite di 25 giri per ogni set di gomma.
La Ferrari presenta i possibili scenari
“Il limite di 25 giri per ogni set significa che i piloti dovranno effettuare almeno due pit stop“, ha detto Cameron Roberts capo delle strategie nel team di Maranello. “I team hanno davanti a sé diversi scenari tra cui scegliere: da un lato fermarsi presto e mantenere la track position, dall’altro allungare gli stint sperando nell’ingresso della Safety Car. Questa seconda possibilità è senz’altro la scelta più rischiosa ma d’altronde permette potenzialmente di guadagnare diverse posizioni”.
“Con stint più brevi, invece, i piloti hanno la libertà di spingere di più senza doversi preoccupare di gestire le gomme, ma di contro questa scelta restringe le opzioni a disposizione degli strateghi e rende ancora più importante fare una buona qualifica perché in Qatar sorpassare non è facile”.
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*Foto in copertina, credits: F1inGenerale
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