Il Team Principal dell’Alpine ha sottolineato un aspetto che renderà il lavoro delle squadre di F1 ancora più complicato per il 2026
La prossima stagione è ormai alle porte e vedremo il debutto dei tanto attesi nuovi regolamenti. Intanto Steve Nieles, Team Principal dell’Alpine, ha sottolineato un aspetto che raramente viene discusso quando si parla delle vetture del 2026 di F1. I regolamenti del prossimo anno saranno una grande novità per tutte le squadre che dovranno fare gli straordinari per arrivare in pista ai test di Barcellona.

Ormai i vari progetti sono in fase già avanzata e diversi team hanno fermato gli sviluppi della monoposto attuale per concentrare tutte le forze sul prossimo anno. Il tempo a disposizione è sempre meno con il debutto ufficiale in programma a fine gennaio. La prima sessione di test sarà a Barcellona, per poi andare in Bahrain verso metà febbraio per continuare il programma in vista della prima gara di Melbourne.
La pausa invernale sarà fondamentale
Durante la conferenza stampa del venerdì, Steve Nielsen ha messo la lente di ingrandimento su un aspetto dei regolamenti 2026 di F1 che riguarda il lavoro delle squadre. Dopo l’appuntamento finale di Abu Dhabi, sulla pista di Yas Marina andranno in scena i test di fine stagione, dopodiché si lavorerà esclusivamente sull’anno prossimo.
“Credo che stiamo per entrare in quella che è, certamente nella mia memoria, una delle pause invernali più brevi. Qualcuno mi ha detto ieri che dalla bandiera a scacchi di Abu Dhabi alla prima volta che la nostra auto scende in pista passano 36 giorni, e questo include la chiusura invernale obbligatoria”, ha evidenziato il Team Principal della Alpine ai media presenti alla conferenza, tra cui F1inGenerale.
Per questo motivo, le squadre hanno dovuto fare una scelta durante la stagione attuale, ovvero se continuare a puntare in parte anche sul 2025 o se concentrare tutte le energie sul 2026. Il poco tempo a disposizione al termine del calendario ha costretto i team a svolgere praticamente tutto il lavoro dividendo le ore tra i due progetti. Alcune voci dal paddock parlavano anche di una possibilità di vedere ai test di Barcellona delle monoposto non ancora terminate e con diverse componenti standard.
“Il lavoro che normalmente si sarebbe svolto in due o tre mesi è stato compresso letteralmente in quattro settimane. La sovrapposizione tra la fine delle gare nel 2025 e la produzione della vettura del 2026 è enorme. Quest’anno corriamo qui, ma Enstone è completamente concentrata sul 2026 e lo è da un po’ di tempo”, ha aggiunto Nielsen.
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Crediti immagine di copertina: F1inGenerale
