Il gap da Verstappen si riduce, ma McLaren non impone gerarchie: un laconico Norris commenta la situazione dopo la bagarre con Piastri a Monza.
Il sorpasso aggressivo di piastri su Norris alla Roggia mette in chiaro le gerarchie di McLaren: nel team papaya non ci sono favoriti, Lando deve inseguire Max con le sue forze.

Alla bandiera a scacchi del GP d’Italia di F1 il divario tra Lando Norris e la leadership iridata del campionato piloti è ancor più assottigliata. Tra Verstappen, in vetta alla graduatoria, e l’inglese della McLaren ci sono ora 62 punti. A otto weekend dal tramonto della stagione i giochi sono nuovamente apertissimi, ma la scuderia britannica non sembra ancora intenzionata a favorire il proprio pilota di punta.
Come vive la situazione Lando Norris? Nella conferenza stampa post-gara ha provato a rimanere “abbottonato” a riguardo, rispondendo dapprima in monosillabi. “Cosa significano le ‘papaya rules’ menzionate dall’ingegnere in radio?”, si è chiesto incuriosito il presentatore dell’evento.
Lando ha replicato: “Non fare incidenti. Tutto qui”. E ancora la domanda del giornalista: “E quel sorpasso di Oscar alla seconda chicane, quello era regolare per voi?”. “Sì. Non c’è stato contatto, ha fatto un buon lavoro”, ha risposto ancora, lapidario, il pilota classe ’99.
Norris: “È la solita domanda ogni weekend!”
Ancora Tom Clarkson: “Ti stai riavvicinando a Max nel mondiale, sei ora a 62 punti di distanza, come la vedi?”
“È la solita domanda ogni singolo weekend! Io faccio del mio meglio, più punti guadagno e meglio è, ma ci sono ancora otto gare”, ha risposto Norris. “E avresti bisogno di un aiuto?”, ha chiesto ancora il giornalista. “Io sono aiutato.”
“Dal tuo compagno?”
“Sì, lui mi aiuta”, ha continuato l’inglese della McLaren. “Ma io non sono qui per pregare qualcuno di lasciarmi passare. Sono qui per correre: ha corso una gara migliore della mia e così è finito davanti. Io ho concluso terzo, è dove meritavo di essere.”
Il tempo passa: Norris vuole l’aiuto del team?
Aperte le domande dai giornalisti in platea, per Lando Norris le domande si sono fatte ancor più ficcanti. “Vista la situazione nel campionato e visto che sei il pilota ‘senior’ del team, non pensi che la McLaren debba darti pieno supporto nella lotta per il mondiale piloti?“
“Mi piacerebbe… ma non decido io”, si è aperto Norris. “È difficile, perché ovviamente penso che ogni pilota non voglia questo. Non direi che il tempo stia terminando, ma sta comunque trascorrendo lentamente; io comunque credo che ce la possiamo fare.”
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“Non lo so. Non tocca a me decidere, tocca al team“, ha continuato. “Ma penso che stiamo lavorando bene insieme“, ha spiegato riferendosi al rapporto con il compagno Piastri. “Ci aiutiamo l’un l’altro, lo si è visto tante volte anche quest’anno… Ma sì, non saprei. Quando stai lottando per il campionato vorresti ogni piccola cosa perfetta ed io faccio quello che posso. La migliore cosa sarebbe semplicemente vincere le gare. Qui a Monza non ci sono riuscito per alcune sciocchezze… Tocca decidere al team, non a me.”
Sorpasso Piastri-Norris: “Due metri dopo sarebbe stato crash”
Analizzando il sorpasso di Piastri: “Oscar ha ovviamente frenato al limite, dandomi spazio. Ho fatto del mio meglio per evitare qualsiasi altro inconveniente. Ma allo stesso tempo se avessi frenato due metri dopo avremmo facilmente fatto un incidente…”
“La cosa più facile sarebbe stata semplicemente quella di frenare dopo e forzarlo fuori pista, comportandomi come se non avessi nessuno accanto”, ha continuato Norris. “Ovviamente ci sono andato piano… Ho visto che c’era un bel gap dietro di noi. Forse sono stato troppo prudente.“
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