F1 | Mercedes – Un’anomalia tecnica rovina la corsa di Russell: cosa è successo davvero

La Mercedes ha chiuso il GP di Las Vegas con due piazzamenti a podio, ma Russell poteva vincere? Rivelati i problemi alla sua monoposto.

Il weekend della Mercedes a Las Vegas si è chiuso con un ottimo doppio podio. Eppure, un problema allo sterzo sulla vettura di Russell, emerso già in qualifica e poi ripresentatosi durante la gara, potrebbe aver tolto la vittoria al team. Andrew Shovlin, Direttore dell’Ingegneria di Pista, ha spiegato nel dettaglio cosa è accaduto e come la situazione verrà analizzata in vista della prossima tappa in Qatar.

Russell Mercedes
Crediti: Mercedes via X

L’anomalia allo sterzo

Shovlin ha confermato che non si è trattato di un malfunzionamento del volante in sé, ma dell’intero sistema di sterzo. “George ci ha detto via radio che lo sterzo stava facendo qualcosa di strano. Dai dati potevamo vedere i carichi nella colonna dello sterzo e le pressioni dell’assistenza elettrica, e qualcosa non tornava: la coppia che riceveva non era quella che avrebbe dovuto corrispondere ai carichi reali”.

Il team ha quindi richiesto alla FIA la sostituzione dei componenti in regime di parc fermé dopo la qualifica. “Dopo il cambio sembrava tutto risolto, ma in gara si è ripresentato un altro episodio anomalo”, ha detto.

Il problema resta aperto: “non sappiamo ancora se sia stato un fenomeno specifico di Las Vegas, se due set diversi di componenti abbiano la stessa anomalia, o se il problema sia altrove sulla vettura e la parte difettosa non sia stata sostituita. Dobbiamo capirlo prima del Qatar. La sicurezza viene prima di tutto, ancora più della prestazione”.

La perdita di prestazione

Oltre al problema allo sterzo, Russell ha mostrato difficoltà nella parte conclusiva della gara, cosa che ha destato l’attenzione di molti. Shovlin chiarisce: “ha sofferto un po’ di graining, come altri piloti. Probabilmente stava gestendo troppo, andando troppo piano, e così le gomme si sono raffreddate”.

Una differenza evidente rispetto allo stile di guida dell’italiano che nello stesso stint è riuscito a migliorare giro dopo giro. “Kimi spingeva un po’ di più e questo lo aiutava a mantenere le gomme nella finestra giusta”.

Con un terzo posto ormai consolidato, Russell ha scelto un approccio prudente. “Aveva margine sulla P4 e lo ha usato per non stressare troppo le gomme. Negli ultimi giri però gli abbiamo chiesto di non intralciare Kimi, che aveva una penalità di cinque secondi, e di aumentare il ritmo”.

Il risultato? Una piccola scoperta: “appena ha iniziato a spingere di più, ha detto che le gomme erano migliori. A posteriori, crede che avrebbe dovuto farlo prima”.

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Crediti immagine di copertina: Mercedes via X

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