Mazzola mette in evidenza il ribaltamento Red Bull in Brasile e ne approfitta per fare un paragone con la Ferrari.
La stagione 2025 di F1 sta giungendo al termine. La McLaren ha già vinto il mondiale Costruttori e si appresta ad aggiudicarsi anche quello piloti in un’annata dominante. Più dietro è lotta aperta tra Mercedes, Red Bull e Ferrari per la seconda posizione. L’ingegner Mazzola ne ha approfittato per mettere in evidenza una differenza cruciale tra quest’ultime due squadre.

La Red Bull ha decisamente perso il titolo di favorita già da metà dello scorso anno. Eppure, dimostra ancora di poter essere competitiva, contando, poi, su un Max Verstappen che non smette mai di sorprendere.
Con l’olandese, la scuderia austriaca ha conquistato cinque vittorie quest’anno, di cui le tre consecutive che hanno riaperto il mondiale. Le ultime gare, invece, hanno visto un nuovo allontanamento dal titolo, con Norris che ora ha 49 punti di vantaggio su Verstappen.
Ciò nonostante, la Red Bull ha dimostrato in Brasile di avere ancora la stoffa del campione. Dopo un sabato completamente sbagliato, il team ha ribaltato la vettura, permettendo al classe ’97 di risalire dalla pit lane alla terza posizione finale.
Diversa, invece, la situazione della Ferrari che sì, è riuscita in un’impresa simile ad Austin, ma secondo Luigi Mazzola, c’è un punto critico che la Rossa non può colmare nei confronti della Red Bull.
“Hanno provato una soluzione nuova in un momento in cui il tempo era limitato, finendo per mettere in difficoltà il loro pilota di punta in piena lotta per il mondiale”, ha detto l’ex tecnico di Maranello sul difficile sabato della Red Bull in Brasile.
“Personalmente, con un campionato aperto, non avrei rischiato così. Però hanno saputo rimettere tutto a posto in fretta, tornando subito competitivi: questo dimostra quanto conoscano a fondo la loro macchina, al punto da potersi permettere di osare e poi correggere il tiro rapidamente”.
Poi il confronto impietoso con la Ferrari. “Dall’altra parte, invece, si percepisce una minor consapevolezza del funzionamento della vettura e di come metterla nelle condizioni ideali. Lo si vede soprattutto con Hamilton: un pilota di quel livello che fatica a esprimersi lascia intuire difficoltà nella gestione tecnica”, ha concluso Mazzola.
Leggi anche: F1 | Ferrari ancora a secco di vittorie: un ex non ha dubbi su cosa manchi per tornare al successo
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter
Crediti immagine di copertina: XPB Images
