F1 | Retroscena Mercedes: l’esperimento del 2022 che ha terrorizzato i tecnici

George Russell ha rivelato un particolare retroscena avvenuto in Mercedes nel 2022, quando il team rifiutò di effettuare un esperimento ritenuto troppo pericoloso.

Il 2022 per Mercedes ha segnato l’inizio di un incubo che si è trascinato fino a oggi, con le nuove monoposto ad effetto suolo che il team inglese non è mai riuscito davvero a comprendere. Dopo un dominio iniziato nel 2014, quella stagione è diventata una delle più difficili per Mercedes, soprattutto a causa della W13, un progetto che ha fatto discutere molto.

La Mercedes W13 stupì il paddock con il suo design estremo, che per un momento fece temere un nuovo dominio. La prima monoposto ad effetto suolo del team presentava, rispetto alla concorrenza, un’innovativa conformazione delle pance laterali, praticamente assenti. Nel complesso, però, la vettura si rivelò un fallimento totale e il team cercò in ogni modo di migliorarne le prestazioni, arrivando oggi alla W16, che rappresenta un passo avanti ma resta comunque insufficiente rispetto ai rivali.

Nel 2022 il problema principale della monoposto era l’eccessiva tendenza al porpoising, il fenomeno del saltellamento aerodinamico che tanto ha fatto discutere. La W13 ne soffriva più di qualsiasi altra vettura, al punto da rappresentare un rischio per la salute dei piloti, costretti a subire sollecitazioni estreme con conseguenze fisiche spesso visibili dopo le gare. Celebre l’episodio successivo al GP di Baku, quando Hamilton scese dalla monoposto visibilmente dolorante. Proprio dopo quel weekend in Azerbaijan, i due piloti proposero un esperimento particolare ai loro ingegneri.

mercedes w13

L’esperimento bloccato perché “troppo rischioso”

Dopo quanto accaduto a Baku, i piloti suggerirono a un ingegnere di provare un giro al simulatore. Il simulatore era in grado di replicare fedelmente le sollecitazioni subite in pista e l’idea nacque dal desiderio di far comprendere direttamente quanto fosse difficile guidare in quelle condizioni estreme. Russell ha poi raccontato che il responsabile della sicurezza interna bloccò immediatamente tutto, giudicando l’esperimento troppo rischioso. Questo dà una misura concreta dello stress fisico a cui i piloti erano sottoposti ogni weekend.

I piloti affrontavano vibrazioni e saltellamenti continui per quasi due ore, con conseguenze su schiena, corpo e vista. Il porpoising, inoltre, impediva spesso di vedere correttamente la segnaletica a bordo pista, una situazione molto pericolosa perché toglie riferimenti nelle fasi di frenata. Il problema del porpoising è stato quasi completamente risolto, ma ci sono ancora team che faticano a gestirlo alla perfezione.

Nel 2026 le monoposto cambieranno radicalmente e la FIA ha già assicurato che non ci sarà un ritorno del porpoising. Ad Abu Dhabi si chiuderà un’era da dimenticare per Mercedes, e il 2026 rappresenterà l’occasione per tornare a competere al vertice. Le indiscrezioni, secondo cui il nuovo progetto sarebbe già a un ottimo livello rispetto agli avversari, fanno ben sperare il team.

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Foto in copertina: Motorsport.com

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