F1 | Shovlin mette le mani avanti: “Le regole 2026 non ci salveranno”

Shovlin è consapevole che in vista del 2026 la Mercedes dovrà lavorare più degli altri team per tornare al vertice

Andrew Shovlin ha parlato del bilancio del ciclo regolamentare 2022–2025 e le aspettative sulla rivoluzione tecnica del 2026. Mercedes non ha mai nascosto le difficoltà nella gestione delle ground effect cars, e Shovlin lo ribadisce con grande chiarezza. L’ingegnere respinge ogni forma di ottimismo superficiale, evidenziando che nessuna squadra può dare per scontato un vantaggio immediato.

Queste regole non ci hanno favorito come quelle del 2020–2021, ma non vediamo il 2026 come un ritorno automatico al passato”.

Mercedes
Credit: Mercedes-AMG Petronas F1 Team

Shovlin è determinato a tornare a lottare per il mondiale

Shovlin sottolinea infatti che il prossimo ciclo regolamentare rappresenterà una competizione inedita su un numero molto più ampio di aree tecniche: aerodinamica, efficienza, gestione dell’energia, integrazione chassis–power unit.

Ci sono più aree di performance che mai, e dovremo essere migliori degli altri in ognuna di esse.

Mercedes ha capito da dove derivano i problemi

Analizzando l’intero triennio regolamentare, Shovlin riconosce che gli errori principali sono arrivati nella fase iniziale.

Il vero danno al nostro campionato è stato fatto all’inizio, quando McLaren ci ha costruito un vantaggio enorme. Guardando i GPS, ormai tutti hanno prestazioni simili: alta velocità, bassa velocità, frenata… siamo molto vicini”.

Il passaggio più interessante riguarda la cultura interna del team. Shovlin difende l’approccio ambizioso di Mercedes, anche quando ha comportato rischi:

Quando abbiamo vinto titoli, non è mai stato copiando: sempre innovando. In certi casi avremmo potuto copiare prima. A volte siamo stati troppo analitici: un semplice approccio sperimentale ci avrebbe dato più progressi”.

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Crediti immagine di copertina: Mercedes AMG Petronas F1 Team

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