F1 | Full wet Pirelli inutilizzabili, ma non è colpa della gomma – ESCLUSIVA

Mario Isola chiarisce il tema delle gomme full wet in F1 e spiega perché la problematica non dipende direttamente da Pirelli

Il dibattito sull’utilizzo delle gomme Pirelli full wet in F1 è tornato centrale dopo gli ultimi episodi in cui, nonostante la disponibilità di pneumatici da bagnato estremo, la direzione gara ha preferito sospendere le sessioni a causa della scarsa visibilità. Ai microfoni di F1inGenerale, il responsabile Pirelli Motorsport Mario Isola ha fatto chiarezza sulla situazione, spiegando limiti, problematiche e possibili soluzioni.

Isola ha sottolineato come le full wet siano progettate per resistere ad alte quantità di acqua in pista e ridurre il rischio di aquaplaning. Tuttavia, il problema principale non riguarda l’aderenza, bensì la scarsa visibilità generata dallo spray. Le attuali monoposto di Formula 1, infatti, producono una quantità di acqua sollevata molto superiore rispetto al passato, a causa soprattutto del fondo vettura.

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Pirelli racconta i limiti delle full wet, ma il problema è un altro

“Quando sono stati provati i parafanghi per limitare lo spray non si è visto un miglioramento significativo: gran parte dell’acqua viene comunque sollevata dal fondo, che non può essere modificato senza compromettere le prestazioni delle vetture”, ha spiegato Isola, aggiungendo che la direzione gara è costretta a fermare le sessioni quando la visibilità diventa nulla.

Pirelli sta lavorando su più fronti per migliorare la situazione. Dal 2026 le monoposto avranno un concetto aerodinamico diverso, e già dal prossimo anno le gomme saranno più strette, riducendo almeno in parte la quantità di acqua sollevata. Tuttavia, come evidenziato da Isola, non si tratterà di una soluzione definitiva.

“Modificare un pneumatico in modo che non generi spray è molto difficile, non impossibile, ma estremamente complesso. Stiamo cercando soluzioni a 360 gradi, perché è interesse di tutti evitare di sospendere una gara davanti a 150.000 spettatori”, ha dichiarato il manager Pirelli.

Cosa accade alle gomme non utilizzate

Un altro tema riguarda lo smaltimento delle full wet non utilizzate. Isola ha spiegato che Pirelli ha sviluppato un processo che consente di smontare e rimontare gli pneumatici senza danneggiarli, permettendone il riutilizzo in altre occasioni. In Europa, spesso le gomme vengono semplicemente trasportate da una gara all’altra, mentre in altri casi quelle nuove vengono riciclate insieme a quelle usate, evitando sprechi.

Un impegno concreto che dimostra come, oltre alla ricerca di prestazioni e sicurezza, Pirelli punti anche alla sostenibilità all’interno della Formula 1.

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